Altro mortale nel tratto maledetto

Lunedì 13 Dicembre 2021
Altro mortale nel tratto maledetto
LA TRAGEDIA
CODEVIGO Auto contro furgone nel tratto maledetto di Romea a Rosara: un morto e due feriti in prognosi riservata. Una distrazione, un malore, un incidente meccanico. Si esclude al momento un sorpasso azzardato o la complicità di altri veicoli. Sta di fatto che l'utilitaria è schizzata nella corsia opposta e si è schiantata contro un furgone guidato da un uomo polacco, miracolosamente illeso. È successo ieri alle 15,30. Nel tremendo frontale ha perso la vita un uomo di 47 anni di Chioggia (Venezia), Stefano Costa. I due passeggeri che erano con lui nella Peugeot 206, una donna di 40 anni V.B. e un ventunenne D.M. entrambi di Chioggia, sono stati trasportati in ospedale a Padova: le loro condizioni sono critiche.
LA DINAMICA
L'impatto è avvenuto in direzione Mestre-Chioggia, all'altezza del chilometro 101 sotto il comune di Codevigo. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma la vittima al volante della Peugeot avrebbe perso il controllo dell'utilitaria, andando a invadere la corsia opposta di marcia. Proprio in quel frangente dall'altraa parte è sopraggiunto il furgone con alla guida il polacco, S.A.K. di 28 anni. Quest'ultimo ha provato a stringersi sul ciglio della strada, ma non è riuscito ad evitare l'ostacolo. L'impatto, avvenuto a forte velocità, è stato devastante. Il furgone dopo la carambola è finito nella scarpata sotto la Romea. Il conducente, seppur terrorizzato, è uscito miracolosamente illeso dall'abitacolo. Dietro di lui viaggiava un secondo furgone con un collega polacco che in presa diretta ha assistito al tremendo incidente ed è riuscito a schivare per un soffio la carambola mortale. Completamente distrutta invece la Peugeot.
I SOCCORSI
Quando i primi soccorritori sono giunti sul luogo della tragedia si sono trovati di fronte a una scena devastante. L'utilitaria accartocciata, il conducente deceduto sul colpo e i due passeggeri in condizioni disperate. Sono arrivati prontamente i Vigili del fuoco del distaccamento di Piove di Sacco e più mezzi del Suem 118. Non è stato facile liberare i feriti dall'abitacolo. Una volta stabilizzati, sono stati trasportati in ambulanza e con l'ausilio dell'elisoccorso in ospedale a Padova. Fino a tarda serata sono stati sottoposti a manovre rianimatorie e a tutte gli accertamenti clinici del caso.
Stefano Costa, invece, è stato rianimato sull'asfalto della Romea per interminabili minuti, ma alla fine i medici intervenuti si sono dovuti arrendere, constatando l'avvenuto decesso. Il polacco alla guida del furgone è stato visitato sul posto e a scopo precauzionale accompagnato al pronto soccorso di Piove di Sacco, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
LA VIABILITÀ
La Romea, nel tratto interessato dall'incidente è rimasta chiusa per consentire agli operatori di lavorare in tutta sicurezza. Tre pattuglie dell'Arma, della Radiomobile, della stazione di Bovolenta e Piove di Sacco hanno fatto defluire il traffico lungo arterie secondarie. Dopo le 18,30 sulla Romea il traffico ha cominciato ad essere scorrevole.
La salma di Stefano Costa, dopo il nullaosta della magistratura è stata trasferita all'istituto di Medicina legale di Piove di Sacco. Il quarantasettenne faceva il pescatore di molluschi. Chi lo conosceva lo definisce «un lavoratore instancabile, con un grande senso di responsabilità. Uno che dava una mano ogni volta che poteva a chiunque glielo chiedesse». Costa era originario del quartiere chioggiotto della Fossetta: ci tornava praticamente ogni giorno per fare visita all'anziana madre, rimasta vedova di recente.
UN TRATTO MALEDETTO
L'incidente mortale di ieri pomeriggio arriva ad appena otto giorni da un altro schianto mortale costato la vita a due coniugi di Gela. Tutto è avvenuto sempre sulla Romea a pochi chilometri di distanza dall'incidente di ieri. Dell'ennesima tragedia è al corrente il sindaco di Codevigo Francesco Vessio che ieri sera ha riferito: «Spesso noi amministratori veniamo accusati di voler far cassa con gli autovelox. Spesso sento parlare di strada killer. Ebbene, rimarcando a nome di tutta la mia amministrazione comunale la massima vicinanza alla famiglia della vittima, sperando di tutto cuore che i due feriti possano salvarsi, mi sento di dire che una strada diventa pericolosa quando i comportamenti degli utenti non sono in linea con le più elementari norme del Codice della Strada. In questo caso apprendo che il tutto sarebbe nato dalla perdita di controllo della Peugeot, ma più in generale vedo troppo spesso comportamenti da censura lungo la Romea che per forza di cose possono tramutarsi in autentiche tragedie». Vessio ha concluso: «Chiederò controlli ancora più serrati con la speranza che la gente capisca che la vita è una sola ed è un attimo mettersi nei guai».
Cesare Arcolini
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