ALBIGNASEGO
Ha tentato di uccidere l'ex fidanzata. Si è scagliato contro

Sabato 27 Luglio 2019
ALBIGNASEGO
Ha tentato di uccidere l'ex fidanzata. Si è scagliato contro la donna che stava per andare a lavorare armato di un coltellaccio da cucina con la lama di 20 centimetri. E avrebbe con tutta probabilità portato a termine il delitto se due clienti di un bar non l'avessero costretto ad una fuga precipitosa. Il dramma si è consumato ieri mattina alle 8 in galleria Roma. Come ogni mattina Beatrice Mazzucato, 48 anni, residente in quartiere San Giacomo, è arrivata sul posto di lavoro al volante della sua utilitaria. Quando è scesa ha trovato una collega che era arrivata in scooter. Le due amiche e colleghe del negozio di parrucchiera Ben Essere si sono avvicinate all'ingresso. A fianco c'è un bar dove solitamente le due donne vanno a fare colazione prima di iniziare l'attività.
Ad un tratto mentre la parrucchiera parlava con l'amica è sopraggiunto come una furia l'ex convivente di Beatrice, Antonio Salvadego, 49 anni, domiciliato a Saonara. Urlando frasi senza senso e brandendo un coltellaccio si è scagliato contro la donna. L'uomo ha sussurrato: «Adesso ti faccio vedere cosa ti succede». In una frazione di secondo l'ha colpita per tre volte alla scapola e ad un gluteo. Le sue urla e quelle della collega che si è trovata di fronte ad una scena drammatica hanno attirato l'attenzione di due avventori del bar che sono corsi in strada e hanno messo in fuga l'aggressore.
L'IMPREVISTO
Quest'ultimo ha fatto in tempo ad allontanarsi di circa 500 metri. Nel frattempo si è colpito un paio di volte all'addome. Non è dato sapere se dopo aver tentato di ammazzare la sua ex volesse a sua volta farla finita. Sta di fatto che uno dei fendenti gli ha procurato la perforazione di un polmone. Immediato l'allarme lanciato ai numeri d'emergenza.
In pochi minuti sul posto è giunta una pattuglia della Polizia locale con due agenti. Gli agenti hanno visto il sospettato che fuggiva, l'hanno raggiunto e gli hanno intimato di gettare a terra il coltello. Ne è nata una breve colluttazione, poi Antonio Salvadego è stato ammanettato e accompagnato in ospedale in stato d'arresto, d'intesa con il pubblico ministero di turno Giorgio Falcone. L'accusa è pesante, tentato omicidio aggravato. Sul posto qualche istante dopo sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Abano che ora stanno indagando su quanto è accaduto in galleria Roma. Dopo essere stata strappata alla furia omicida del suo ex, Beatrice Mazzucato è stata portata dentro al bar. Perdeva parecchio sangue. I sanitari del Suem 118 accorsi sul posto l'hanno stabilizzata e in un secondo momento l'hanno trasportata in ospedale a Padova.
SALVA PER MIRACOLO
Nel tardo pomeriggio di ieri la donna è stata dimessa dal nosocomio. Presenta ferite multiple d'arma da taglio, giudicate guaribili in 15 giorni. Fortuna ha voluto che i fendenti inferti dall'aggressore non abbiano intaccato organi vitali. Antonio Salvadego resta al momento in ospedale a causa delle ferite che si è inferto dopo l'aggressione all'ex fidanzata. Già nella giornata odierna la vittima verrà nuovamente sentita dagli investigatori dell'Arma per ricostruire l'aggressione nel dettaglio. Sul luogo dell'accoltellamento si è formato un capannello di persone che per tutta la mattinata hanno seguito l'evolversi delle indagini. Sono state decine le richieste di intervento pervenute al 112 nell'immediatezza dei fatti.
A fine giornata, quando il quadro del grave fatto di sangue era ormai definito, i carabinieri della compagnia di Abano hanno voluto ringraziare pubblicamente i due clienti del bar per essere intervenuti tempestivamente quando si sono resi conto del dramma che si stava consumando. É stato evidenziato l'ottimo lavoro di squadra tra l'Arma dei carabinieri e la Polizia locale, che nel giro di pochi minuti ha consentito di assicurare alla giustizia l'aggressore.
Dopo lo scampato pericolo, per Beatrice Mazzucato comincia un periodo di riposo assoluto nel quale dovrà circondarsi delle persone più care e tentare di dimenticare quei concitati momenti in cui ha rischiato di morire.
.Cesare Arcolini
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