Aggredisce la polizia: foglio di via per il no pass Bissolo

Sabato 4 Dicembre 2021
Aggredisce la polizia: foglio di via per il no pass Bissolo
IL PROVVEDIMENTO
PADOVA Non potrà tornare a Padova per tre anni Roberto Bissolo, il 56enne veronese bandiera dell'indipendenza veneta noto per gli attacchi nei confronti del governatore Luca Zaia. Sabato 13 novembre era tra le migliaia di manifestanti che si sono radunati al parco Europa per protestare contro il Green pass. All'uscita si è scagliato contro un'auto della polizia, insultando l'agente alla guida e finendo per essere allontanato. Era già stato denunciato, ma ora la questura ha emesso nei suoi confronti anche un foglio di via con il divieto di ritorno nel Comune.
Prosegue dunque la stretta da parte di istituzioni e forze dell'ordine nei confronti delle manifestazioni con episodi di violenza o di mancato rispetto delle norme anti contagio. Dopo il divieto ai cortei nelle piazze e le multe piovute per il rifiuto di indossare la mascherina, negli ultimi giorni sono scattate anche due denunce nei confronti dei no pass.
Una risale a sabato scorso, quando un uomo ha rifiutato di consegnare i documenti alla polizia per l'identificazione. L'altra invece è quella che il 13 novembre aveva già colpito Bissolo. Il 56enne, proprietario di un'attività ad Albaredo nel Veronese, nel pomeriggio aveva partecipato alla manifestazione organizzata dal gruppo Cento giorni da leoni, a cui si erano uniti gli attivisti di Veneto No Green Pass a cui era stato vietato di protestare in corteo per le strade del centro.
Nella ressa di persone assembrate e senza mascherine non vi erano stati particolari attriti con le forze dell'ordine fino a quando, nel tardo pomeriggio, i partecipanti avevano cominciato a defluire. Bissolo, arrivato all'altezza di un'auto della polizia parcheggiata, aveva rivolto ad alta voce parole tutt'altro che gentili all'indirizzo degli agenti. Se l'era presa in particolare con il poliziotto alla guida, battendo alcune volte con le mani contro uno dei finestrini. Era stato allontanato, ma i tentativi di divincolarsi dalla presa degli altri agenti gli erano valsi una denuncia per resistenza, oltre a quelle per minaccia a pubblico ufficiale.
Ieri, alla luce dei fatti e delle attività della Divisione anticrimine della questura, è scattato anche il foglio di via.
Bissolo ha alle spalle alcuni precedenti legati all'ordine pubblico e ai reati contro la persona, ma è noto soprattutto per la militanza nelle fila dell'indipendenza veneta e per i duri attacchi all'indirizzo di Zaia, giudicato «Un traditore». Il 56enne era infatti stato collegato a un video comparso sui social network che ritraeva l'abitazione del governatore, con in sottofondo la musica de Il Padrino e l'invito ai veneti delusi dal presidente regionale ad andare a lamentarsi direttamente a casa sua. Il fatto aveva sollevato un polverone e Bissolo era finito denunciato. A fine ottobre però tutto si era risolto con un'archiviazione.
Bissolo non ha mai fatto mistero delle sue critiche a Zaia, ribadendole anche in tema di Green pass e delle manovre sanitarie ed economiche legate alla pandemia. Tutti elementi che avrebbero segnato il tradimento della causa indipendentista veneta. Per questo il 56enne è stato una presenza fissa alle manifestazioni no pass degli ultimi mesi. Ora però, a quelle a Padova non potrà più partecipare.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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