Accoltella il marito nel sonno: è grave

Venerdì 15 Maggio 2020
Accoltella il marito nel sonno: è grave
IL RAPTUS
PADOVA Un vero dramma familiare quello che si è consumato ieri pomeriggio intorno alle 17 in un elegante condominio di via Bernardino Luini, in zona San Carlo. Un raptus di follia ha condotto una donna di 71 anni, già in cura per problemi psichiatrici, ad accoltellare il marito. Non si sa cosa sia scattato nella mente della settantunenne che a metà pomeriggio si è recata in cucina, ha aperto il cassetto della posateria, ha afferrato un coltello e da lì si è spostata nella camera da letto dove il marito, 74 anni, riposava tranquillo. La donna si è avvicinata al letto, ha alzato la mano e ha colpito il coniuge con un fendente all'addome. Nonostante la grave ferita ed il sangue che traboccava dallo squarcio, il settantaquattrenne è riuscito ad alzarsi e a raggiungere il telefono chiedendo aiuto. Ai soccorritori dell'ambulanza del 118 si è presentata una scena terribile. L'uomo coperto di sangue e la moglie attonita che l'osservava estraniata. Dopo avergli prestato i primi soccorsi stabilizzandolo, i sanitari hanno trasportato l'uomo al pronto soccorso dove è stato accolto in area rossa.
L'OPERAZIONE
Una volta verificate le lesioni provocate dall'accoltellamento è stato trasferito nel reparto di chirurgia. Il settantaquattrenne è stato sottoposto d'urgenza ad un delicato intervento per strapparlo alla morte. Ora si trova ricoverato in terapia intensiva ma sopravviverà all'accoltellamento. In via Luini sono arrivate due pattuglie della squadra mobile della questura e gli specialisti della polizia scientifica per cercare di ricostruire quanto accaduto. Nonostante i numerosi tentativi degli investigatori, la settantunenne non è stata in grado di spiegare le motivazioni che l'hanno condotta al raptus violento contro il coniuge. La donna è rimasta nell'appartamento di famiglia al quarto piano del palazzo, assistita da un medico specialista. In serata, intorno alle 20 un'ambulanza del 118 ha prelevato la settantunenne dalla sua abitazione e l'ha sottoposta ad un trattamento sanitario obbligatoria. Sul suo volto tirato, i segni del dramma che si era consumato qualche ora prima. Appoggiandosi al braccio di un operatore del 118, ha percorso il giardino del condominio arrivando all'ambulanza. Il suo sguardo era perso nel vuoto. Poi è stata fatta salire sul mezzo di soccorso che l'ha trasportata al reparto psichiatrico dell'ospedale cittadino dove è stata ricoverata.
La donna è piantonata perché nei suoi confronti è scattata l'accusa di tentato omicidio. Un pomeriggio drammatico anche per i condòmini ed i vicini, all'inizio incuriositi dall'arrivo delle volanti e dell'ambulanza. Esterrefatti dopo aver capito quanto si era consumato nell'appartamento della coppia che ha due figli. «Una famiglia tranquilla, non li abbiamo nemmeno mai sentiti litigare, persone gentili ed educate» ha commentato un vicino. «Noi siamo tornati dal lavoro ed è stata una sorpresa - commenta una vicina - abitano qui da circa una ventina d'anni come noi, non ci sono mai stati problemi. Una famiglia per bene con due figli».
LE REAZIONI
Tra i vicini è un coro unanime che ha reso ancora più scioccante il grave fatto di sangue. «Durante questo periodo di quarantena incontravo lui che portava a passeggio il cane e scambiavano qualche parola. Abitano qui da tanto tempo e sono sempre stati una famiglia tranquilla». Un vicino ricorda i modi gentili e pacati della donna, solo un po' contrariata negli ultimi tempi dalla forzata mancanza di libertà di movimento dovuta al lockdown. Il settantaquattrenne pensionato, originario di Napoli ma da decenni in città, si era laureato in ingegneria chimica ed, in precedenza, aveva lavorato per diverse aziende del settore anche in altre regioni italiane.
Luisa Morbiato
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