«Ma si tratta di un fenomeno naturale»

Mercoledì 17 Aprile 2019
«Qualcuno potrebbe intravedere un lento decadimento del carisma di Papa Francesco. In realtà si tratta di una sorta di tendenza naturale del gradimento dopo sette anni di Pontificato. Ricordiamo, tra l'altro, che pur in questa fase di minor fiducia espressa dal Nordest, risulta comunque più elevata rispetto a quella accordata in sette anni al predecessore Benetto XVI». Giovanni Vian, docente di Storia delle Chiese Cristiane all'Università di Venezia, apre così il proprio commento alla prima istantanea proposta nel sondaggio.
Rimane un dato: dal 2013 al 2019 la fiducia è scesa dal 92 al 75 per cento. Cos'è accaduto?
«Da una parte ci sono le meno note opposizioni interne al clero. Dall'altra le più palesi opposizioni politiche. Quelle a cui non va bene l'invito all'accoglienza dei migranti più volte esternato da Papa Francesco. E si sa che, in una contemporaneità in cui il migrante è spesso l'uomo nero -un capro espiatorio che ossessiona la pubblica opinione - il messaggio di tolleranza del Pontefice non spinge ad un grande consenso».
Ci si aspettava un Pontificato più innovatore.
«Probabilmente si pensava venissero approfonditi temi come il divorzio,l'aborto, o il ruolo della donna nella Chiesa».
Il suo incipit, del resto, ha fatto intendere uno spirito fortemente riformatore.
«E infatti è così. Cominciando dalla maggiore apertura ai giovani; questo è accaduto in un incontro pre-sinodale a cui hanno partecipato centinaia di ragazzi cattolici provenienti da tutto il mondo. Come a dire: i Vescovi continueranno a decidere, ma dovranno ascoltare anche le nuove generazioni. E questo, credete, è un grande cambiamento nella Chiesa».
Annamaria Bacchin
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