«Le istituzioni si allontanano con la crisi»

Mercoledì 18 Ottobre 2017
LA DOCENTE
«Il sondaggio sottende un malcontento diffuso quando si parla di rapporto tra Stato e Regione. E non c'è da stupirsi, soprattutto per la difficile congiuntura economica che crea incertezza generale e un allontanamento dalle istituzioni». Ne è convinta Sara Tonolo, professore di Diritto internazionale e Direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Trieste.
E, almeno per quanto riguarda il Veneto, il sondaggio apre forse anche al desiderio di un'autonomia. Ma tale ambizione va nella direzione opposta all'idea del vivere in una Unione Europea?
 
«Non credo, dato che, tra le materie di potestà legislativa concorrente, in cui, dopo l'esito del referendum consultivo, si aprirà il negoziato con il Governo per l'ampliamento delle competenze regionali, rientrano anche i rapporti internazionali e con l'Unione europea».
Lei che vive il Friuli, coglie differenze tangibili rispetto al Veneto.
«In Friuli vi è la consapevolezza di vivere in una regione a statuto speciale, che è fattispecie diversa da quella che ricorrerebbe in caso di esito positivo del referendum consultivo della regione a cosiddetto statuto differenziato. Vedo però, dagli esiti del sondaggio, che anche nei dati del Friuli, emerge la stessa percezione di allontanamento dei cittadini dalle istituzioni, probabilmente sempre per motivi di disagio economico. In generale, credo che i giovani universitari del Nord Est abbiano una forte coscienza della loro identità, specie se confrontati con quelli di altre regioni; perché si rapportano spesso con studenti stranieri. E la percezione dell'identità nazionale vale come fattore di coesione sociale».
Annamaria Bacchin
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