Treviso, l'Università si allarga Corso completo di Medicina

Sabato 15 Febbraio 2020
Treviso, l'Università si allarga Corso completo di Medicina
L'ANNUNCIO
TREVISO Adesso c'è non solo l'ok della Regione, ma anche un disegno di legge ad hoc che ufficializza l'arrivo dell'intero corso di Medicina e Chirurgia a Treviso. Lo porta l'università di Padova in collaborazione l'Usl 2 trevigiana. Dall'anno accademico 2020/2021 nella Marca partiranno tutti e sei gli anni del corso di laurea. Quindi dal prossimo anno accademico le prime sessanta matricole si aggiungeranno agli studenti degli ultimi tre anni già ospitati nelle strutture e nei reparti trevigiani. Luca Zaia, presidente della Regione, parla di «svolta storica». Ma non solo: «Possiamo dire che un sogno diventa realtà. Già a Treviso avevamo realizzato qualcosa di grande con i corsi di Ca' Foscari e Giurisprudenza, adesso con Medicina tocchiamo l'apice».
IL PROGETTO
Il governatore ha un'idea ben chiara di quali possano essere le potenzialità del nuovo corso: «Per prima cosa darà la possibilità agli studenti di formarsi, sia dal punto di vista teorico che pratico, all'interno di un grande ospedale. Treviso già ospita specializzandi e gli ultimi tre anni di Medicina. Adesso avrà un percorso di laurea completo con strutture nuovissime». E stronca sul nascere le possibili critiche, come quella di sottrarre matricole ai corsi padovani: «Dire questo è una fesseria di enormi proporzioni. Le sessanta matricole di Treviso, 360 studenti quando tutti e sei gli anni andranno a regime, si aggiungeranno a quelle padovane. Treviso, ogni anno, avrà 60 posti a disposizione. Padova avrà i suoi. Saranno quindi 60 posti in più: cresce l'offerta».
L'IMPEGNO
La Regione è stata il motore di questo progetto. Medicina troverà spazio nella cittadella della Salute in via di costruzione. Gli studenti avranno aule nuove, laboratori e la possibilità di fare pratica in quello che diventerà uno degli ospedali più grandi del Veneto. «Investiremo un milione e mezzo all'anno (1 milione 570mila euro per la precisione ndr) ipotizzando l'impiego di 18 professori associati, 20 docenti a contratto e 2 unità a supporto. I corsi si svolgeranno dentro la cittadella della salute, che avrà aule e laboratori. La cosa bella è che un giovane trevigiano potrà avere una formazione teorica e pratica di altissimo livello rimanendo nella sua città. E questo, ovviamente, vale anche per chi arriverà da fuori». L'obiettivo è chiaro: «Questo progetto ci consente di aumentare il numero di medici a disposizione. In Italia ne mancano 56mila, di cui 1.300 nella nostra regione. Attualmente la Sanità veneta conta su 16.500 medici distribuiti in 68 ospedali che forniscono 60 milioni di prestazioni all'anno. Negli ultimi 10 anni sono aumentati infermieri e operatori socio sanitari, mentre abbiamo perso 250 medici. E qui dobbiamo lavorare. Se questo progetto è una mossa eletorale? Ma non scherziamo. Lo facciamo adesso perché è il momento in cui l'università può chiedere l'autorizzazione ad aprire una nuova classe». Soddisfatto anche il rettore padovano Rosario Rizzuto: « Ringrazio il Presidente Luca Zaia e la Giunta regionale per aver creduto nell'operazione, ed averla sostenuta con un finanziamento dedicato. È cruciale la formazione di medici preparati, al passo con i tempi e le più moderne tecnologie Con questo nuovo corso, con 60 matricole in più, portando gli studenti in medicina del nostro ateneo a 460 l'anno».
Paolo Calia
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