«Siamo già una città, facciamola grande anche con Belluno e Rovigo»

Domenica 5 Gennaio 2020
«Quella di Maria Cristina è la proposta sulla quale stiamo lavorando da tempo: Venezia, Padova, Treviso sono già una metropoli. I numeri riportati dal Gazzettino lo dimostrano. Sta a noi renderla grande». Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia Rovigo, sposa il progetto della presidente di Assindustria Venetocentro, con la quale c'è anche l'idea di una fusione tra le due associazioni. E va anche più in là: «In questa grande metropoli io vedo anche Belluno e Rovigo. Noi come associazioni l'abbiamo capito, qualcuno della politica anche».
Perché unire questi territori?
«Siamo piccoli e dobbiamo crescere per competere al meglio nel mondo. Abbiamo tante cose che ci accomunano, cultura del lavoro, buona amministrazione soprattutto negli ultimi quattro anni, siamo aperti al mondo e ai mercati internazionali: se riusciamo ad aggregarci su progetti comuni daremo anche più stabilità e sviluppo alle nostre imprese».
Confindustria guiderà il progetto?
«Vogliamo coinvolgere tutte le categorie economiche, università e istituzioni, che in qualche caso hanno già fatto passi in questa direzione, penso alle Camere di Commercio».
Verona e Vicenza resteranno fuori?
«Non è che rimangono fuori, il Veneto è un'area metropolitana di tipo diffuso, vicina per dinamiche industriali e culturali, ma in questo momento la grande metropoli è questa. Bisogna essere aperti a tutti, ma oggi dobbiamo partire da chi è più vicino per iniziare a confrontarci con Monaco, Amsterdam, Parigi, New York, Milano, Roma».
Milano sembra ancora molto più avanti.
«Milano è un esempio ma non abbiamo nulla da invidiarle. E dal punto di vista industriale noi possiamo essere baricentro anche del Friuli».
La politica?
«Si avvicinerà a questo progetto perché le regole economiche di fatto creano degli esempi».
La capitale del nuovo polo veneto?
«Non ce n'è una, ci sono brand attrattivi: la nostra capacità deve essere quella di coniugare le esigenze di tutto il territorio».
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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