LA SCELTA
TORRI DI QUARTESOLO (VICENZA) A sei mesi dall'approvazione della legge,

Venerdì 15 Giugno 2018
LA SCELTA
TORRI DI QUARTESOLO (VICENZA) A sei mesi dall'approvazione della legge, è stata inaugurata a Torri di Quartesolo un'area di sepoltura dedicata ai bimbi mai nati, vale a dire feti abortiti in qualsiasi momento della gravidanza. «È una delle prime create in Veneto», ha annunciato ieri la Regione, lasciando intendere che potrebbe non essere la prima in assoluto, ma è la prima a essere stata aperta alla presenza di un suo assessore: Elena Donazzan (Forza Italia), che di per sé ha competenza su Istruzione e Lavoro, ma era stata la promotrice della proposta durante la maratona di Bilancio.
LA NORMA
Introdotta a dicembre sotto forma di emendamento al Collegato alla Stabilità, la norma prevede l'obbligo di informazione delle Ulss alle famiglie sulla possibilità di procedere alla tumulazione o cremazione dei bimbi abortiti, fino ad allora prevista solo dalle 28 settimane di gestazione in su, o dalle 20 in caso di richiesta dei genitori, mentre ora è garantita nei cimiteri a tutti, anche sotto quella soglia, così da evitare lo smaltimento tra i rifiuti speciali. Nel caso in cui le famiglie non fossero interessate, è l'azienda sanitaria a farsene carico. Non a caso alla cerimonia c'era anche Giovanni Pavesi, direttore generale dell'Ulss 8 Berica, oltre al sindaco Ernesto Ferretto. «Sono orgogliosa di essere stata prima firmataria di questo emendamento che in aula ha trovato un consenso pressoché unanime ha commentato l'assessore Donazzan segno che la politica, di fronte a gesti di rispetto per la vita umana, supera anche le distanze ideologiche. Torri di Quartesolo ha dedicato uno spazio per il dolore di quei genitori che non hanno mai potuto vedere e abbracciare il loro bimbo: un esempio di civiltà, nel rispetto della vita sin dal suo concepimento».
LA CONTRARIETÀ
Contro quella disposizione si era invece espressa la Cgil del Veneto: «Questa norma interviene in un ambito delicatissimo senza tenere in alcuna considerazione la sensibilità e la volontà delle donne coinvolte. Questo vale sia per coloro che scelgono di accedere alla interruzione volontaria di gravidanza, che per le donne che subiscono aborti spontanei».
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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