IN GIUNTA
VENEZIA Dal punto di vista contabile, ieri in Regione è ufficialmente

Martedì 27 Ottobre 2020
IN GIUNTA
VENEZIA Dal punto di vista contabile, ieri in Regione è ufficialmente terminata la stagione di Gianluca Forcolin. In un'unica seduta, la Giunta ha approvato sia l'assestamento per il 2020 (oltre 36 milioni di euro), sia la manovra complessiva per il triennio 2021-2023 (stabilità, collegato e bilancio, che per il prossimo anno ammonta a più di 14 miliardi), chiudendo così i conti portati avanti fino ad agosto dall'ormai ex vicegovernatore e adesso passati nelle mani del suo successore Francesco Calzavara. «Nonostante le indubbie difficoltà del momento, una gestione efficiente della finanza pubblica ci consente ancora una volta di approvare un bilancio tax free (libero dalle tasse, ndr.), lasciando nelle tasche dei veneti circa 1,2 miliardi di euro», commenta il presidente Luca Zaia, alludendo al fatto che da una decina di anni non viene istituita alcuna addizionale regionale Irpef aggiuntiva rispetto a quella nazionale.
I TEMPI
Calzavara definisce i tempi del varo un record, «dopo appena una settimana dall'insediamento della nuova Giunta, grazie al prezioso e serrato lavoro di squadra dei vari assessorati», tanto da confidare di arrivare alla traduzione in legge «attorno a metà dicembre, comunque prima di Natale, in modo da evitare l'esercizio provvisorio e garantire immediata operatività agli uffici». Non a caso Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale, assicura che «la prima commissione a insediarsi già la prossima settimana sarà la commissione Bilancio», la quale dovrà esaminare l'assestamento 2020 da oltre 36 milioni e la manovra previsionale che solo per il 2021 vale più di 14 miliardi, comprendendo circa 9,2 miliardi per la Sanità, altri 2,9 per partite di giro, 1,5 per partite vincolate, 1,1 di risorse disponibili per le altre attività dell'ente e 48 milioni di nuovo indebitamento per gli investimenti.
LE 7 LINEE
Sono 7 le linee su cui si articola la manovra. Palazzo Balbi le riassume così: «Messa in sicurezza delle infrastrutture: strade, viadotti, tratte ferroviarie. Tutela e messa in sicurezza del territorio e dell'ambiente: bonifiche, risanamenti e disinquinamenti ambientali, dissesto idrogeologico. Sostegno dello sviluppo economico e di tutti i settori produttivi: primario, secondario, terziario, in particolare del turismo. Sostegno al lavoro: alle imprese e ai lavoratori. Sostegno sul fronte del sociale, del terzo settore, dell'associazionismo, dell'istruzione pubblica e privata, della formazione professionale. Sostegno agli enti locali, a cominciare dai Comuni. Governance e ottimizzazione del gruppo Regione Veneto, quindi della holding Regione e di tutte le sue società partecipate ed enti strumentali, per migliorare l'operatività complessiva del sistema regionale a beneficio di cittadini ed imprese».
IL CORONAVIRUS
Come già emerso in occasione della seduta consiliare dedicata alla presentazione del programma di mandato, la gestione contabile sarà inevitabilmente condizionata dal Coronavirus. Per questo Calzavara cita in particolare lo «sviluppo dei programmi comunitari, con il cofinanziamento regionale di 65 milioni di euro annui per l'intero triennio 2021-2023, che consentono alla Regione di creare un importante effetto moltiplicatore e di volano a sostegno di cittadini ed imprese per contrastare la grave congiuntura negativa che sta attanagliando anche il Veneto». Ma i singoli assessorati, soggetti negli anni a graduali restrizioni dei cordoni della borsa, di quanti soldi potranno disporre? «Grazie ad una attenta razionalizzazione della spesa risponde l'assessore al Bilancio siamo riusciti a mettere a disposizione un budget complessivo di circa 67 milioni. Rimane alta l'attenzione verso i grandi eventi, confermando la previsione degli stanziamenti di spesa per la realizzazione dei Mondiali di Sci 2021 e delle Olimpiadi invernali 2026: fattori strategici per il rilancio e lo sviluppo del Veneto, soprattutto in una congiuntura economica negativa qual è quella che stiamo attraversando». Fra le varie voci in agenda, spiccano i 7 milioni per interventi mirati alla mitigazione del rischio idrogeologico e iniziative finalizzate a contrastare l'inquinamento dell'aria, nonché i 16 milioni destinati alla ricognizione e manutenzione di viadotti e arterie delegati a Veneto Strade e alla campagna di soppressione dei passaggi a livello ferroviari.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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