AUDIZIONI
VENEZIA Continua il lavoro della commissione di inchiesta sui Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche scaricate per decenni nella falda che risulta inquinata in tre province del Veneto e cioè Vicenza, Verona, Padova. «Preponderante in questa ultima seduta è stata la valenza territoriale delle audizioni - ha detto il presidente della commissione istituita dal consiglio regionale del Veneto - Abbiamo ricevuto contestualmente i sindaci e le Ulss delle aree interessate dal problema. Riteniamo che sia stata un'audizione proficua soprattutto per il valore di coordinamento tra Regione, commissione e territorio».
Al termine delle audizioni il Coordinamento Comuni contro l'inquinamento da Pfas ha diffuso una nota per ribadire alla Regione «l'importanza fondamentale di rafforzare il rapporto diretto tra le istituzioni affinché le informazioni vengano trasmesse nel territorio in forma ufficiale, tempestiva, capillare e nel rispetto dei ruoli». «Comprendiamo - è stato aggiunto - i timori delle mamme no Pfa, specie dopo i dati non certo confortanti delle analisi del sangue specie tra la popolazione giovanile, comprendiamo la rabbia della nostra gente venuta a conoscenza di quanti danni all'ambiente si sono perpetrati negli anni passati per colpa di una politica industriale spregiudicata e non lungimirante, comprendiamo i timori di quanti giustamente non possono accettare che le ingenti spese dell'intera opera di bonifica e gli interventi di messa in sicurezza della rete idrica ricadano sull'intera collettività. Siamo convinti che l'azione di sensibilizzazione dei Comitati spontanei dei cittadini sia positiva nella misura in cui tale azione vada a rafforzare la voce degli amministratori locali per chiedere alle istituzioni competenti di fare bene e presto tutto quello che è necessario in questa delicata fase. Nello stesso tempo però notiamo che il pericolo di certe strumentalizzazioni, con subdole finalità politiche, è presente e tale pericolo si concretizza quando da parte delle istituzioni non c'è o sembra non esserci un forte e deciso gioco di squadra».
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VENEZIA Continua il lavoro della commissione di inchiesta sui Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche scaricate per decenni nella falda che risulta inquinata in tre province del Veneto e cioè Vicenza, Verona, Padova. «Preponderante in questa ultima seduta è stata la valenza territoriale delle audizioni - ha detto il presidente della commissione istituita dal consiglio regionale del Veneto - Abbiamo ricevuto contestualmente i sindaci e le Ulss delle aree interessate dal problema. Riteniamo che sia stata un'audizione proficua soprattutto per il valore di coordinamento tra Regione, commissione e territorio».
Al termine delle audizioni il Coordinamento Comuni contro l'inquinamento da Pfas ha diffuso una nota per ribadire alla Regione «l'importanza fondamentale di rafforzare il rapporto diretto tra le istituzioni affinché le informazioni vengano trasmesse nel territorio in forma ufficiale, tempestiva, capillare e nel rispetto dei ruoli». «Comprendiamo - è stato aggiunto - i timori delle mamme no Pfa, specie dopo i dati non certo confortanti delle analisi del sangue specie tra la popolazione giovanile, comprendiamo la rabbia della nostra gente venuta a conoscenza di quanti danni all'ambiente si sono perpetrati negli anni passati per colpa di una politica industriale spregiudicata e non lungimirante, comprendiamo i timori di quanti giustamente non possono accettare che le ingenti spese dell'intera opera di bonifica e gli interventi di messa in sicurezza della rete idrica ricadano sull'intera collettività. Siamo convinti che l'azione di sensibilizzazione dei Comitati spontanei dei cittadini sia positiva nella misura in cui tale azione vada a rafforzare la voce degli amministratori locali per chiedere alle istituzioni competenti di fare bene e presto tutto quello che è necessario in questa delicata fase. Nello stesso tempo però notiamo che il pericolo di certe strumentalizzazioni, con subdole finalità politiche, è presente e tale pericolo si concretizza quando da parte delle istituzioni non c'è o sembra non esserci un forte e deciso gioco di squadra».
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