Jesolo
Maxi multe solo
ad alcune auto
Volevo portare all'attenzione dei

Mercoledì 8 Agosto 2018
Jesolo
Maxi multe solo
ad alcune auto
Volevo portare all'attenzione dei lettori del Gazzettino quanto accaduto a centinaia di automobilisti la sera del 4 agosto a Jesolo. È stato organizzato un evento dove, come riportato anche dal suo giornale, il numero dei partecipanti era imponente e dove il comune di Jesolo ha ben pensato di fare cassa sulle tasche dei poveri cittadini. A centinaia, infatti, pur avendo parcheggiato su ipotetici parcheggi di zona verde, senza alcun tipo di segnalazione, si sono visti comminata una multa di 200,00!!! A capito proprio bene... 200 euro a dei delinquenti che hanno cercato di parcheggiare l'auto in aree che potevano essere agevolmente scambiate per parcheggi provvisori creati per l'evento. La cosa che sconvolge di più è che nelle strade vicine o limitrofe tutte le auto in divieto di sosta non hanno avuto alcun tipo di sanzione. Forse al Comune e al sig. Sindaco non bastavano le poche decine di euro di sanzione per divieto di sosta ma dovevano lucrare su un divieto di sosta in zona verde. Fa specie che l'importo di tale sanzione sia stata modificata da 50 a 200 lo scorso maggio.... Forse in vista dell'estate? Posso anche ammettere che i parcheggi non fossero corretti ma... primo...ci deve essere una segnaletica adeguata... Secondo... credo che sia palese la volontà di fare cassa alle spese dei cittadini. Vorrei invitare il sig. Sindaco di Jesolo a organizzare eventi belli e importanti come il Random per riunire i giovani e non per creare occasione di guadagno per le casse comunali. Ne approfitto anche per sottolineare l'arroganza e la maleducazione a me destinata, come a tante altre persone presenti con me negli uffici della polizia municipale, dal personale. A richieste di chiarimenti e delucidazione le risposte ottenute non si possono certo definire degne di pubblici ufficiali. Credo che qualsiasi cittadino abbia il diritto di capire le ragioni di tanto accanimento e ricordo a questi signori che non siamo dei delinquenti ma cittadini. Mi dispiace dirlo... ma se il prossimo anno mio figlio vorrà partecipare... gli spiegherò che è meglio parcheggiare in divieto di sosta e non su aree dedicate: risparmieremo così un bel gruzzoletto.
Federica Pesce
Santa Maria di Sala (Ve)
Immigrati in libertà
In Italia
leggi vetuste
Leggo: Gli immigrati che aggrediscono un poliziotto, dopo l'arresto, tornano subito in libertà. Resto basito. Anzi - salvo errori - non esiste un solo paese al mondo con una giustizia così.... buona. Pertanto, chiedo: Per quale motivo in Italia non si aggiornano vetuste leggi?. Onde facilitare agli addetti ai lavori giudizi più consoni relativi ai reati.
Luciano Bertarelli
Rovigo
Incidenti in laguna
Le barche
corrono sempre
Sto scrivendo dalla terrazza di casa a Lido il giorno dopo i terribili incidenti mortali, dove, nel totale disprezzo delle regole, come non fosse accaduto nulla, tutti sfrecciano impazziti ad alta velocità. Quante volte in questi anni ho segnalato al suo giornale, che ha sempre pubblicato le mie lettere, il quotidiano peggiorare della situazione, così come lo ho sempre fatto alle forze politiche, al comandante dei vigili (che mai mi ha risposto), a Polizia, Carabinieri, Capitaneria, sempre ricevendo le stesse risposte: non possiamo fare nulla, non ci sono regole, faccia un esposto in procura. Ho perfino proposto di regalare al Comune un pezzo del mio giardino affinché venga installato un radar per il controllo della velocità mi dicono che non è legale Ma quello che fa più rabbia è il fatto che tutti sanno che i barchini che sfrecciano hanno motori truccati, che vengono liftati alzati per creare rumori insopportabili, abbinati ad impianti stereo che da anni ormai ci tolgono il sonno, che le targhe vengono volutamente rotte così nessuno può individuarli, e in tutto ciò in laguna si continua a morire E che dire di Taxi e lancioni turistici? Nessuno rispetta le regole, le rive crollano per il moto ondoso e la gente che abita a lato delle rive non vive più dal rumore. Tutti però sanno... Sono un pluridecorato velista, amo il mare e la mia laguna, e il risultato per aver segnalato tante volte in passato il problema è stato che i ragazzi hanno individuato la mia abitazione e si fermano di notte sotto a questa con la musica a tutto volume, i lancioni turistici quando passano suonano le trombe, i tassisti semplicemente se ne fregano. Intanto in laguna si muore.
Lettera firmata
Venezia
Decreto dignità
Tutelati solo
i dipendenti
Sarebbe interessante capire a chi sia utile il decreto dignità. L'idea è che solo i lavoratori dipendenti siano tutelati. Le partite Iva, le micro imprese spesso nate dal licenziamento di operai che si sono trovati a dover mettersi in proprio e diventare subfornitori per continuare a lavorare, non hanno avuto particolari benefici. Anzi, se sei senza lavoro e devi ridurre il personale corri il rischio che le aumentate indennità da corrispondere ti portino alla chiusura. La dignità è talmente parziale da non prevedere neanche lontanamente che chi lavora in proprio non venga neanche riconosciuto come lavoratore. A giudicare dall'imponente debito, apparentemente inestinguibile, che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese fornitrici, pare proprio che la dignità di essere pagati per un lavoro fatto sia un privilegio e non un diritto. In mezzo a tutta questa ideologia che ricorda i preconcetti di certi sindacati di stampo veterocomunista, si assiste al totale silenzio delle associazioni imprenditoriali. Silenti nel corso degli ultimi 4 governi responsabili del disastro economico, silenti quando sono state annunciate le manovre lacrime e sangue, del tutto indifferenti anche oggi, quasi l'argomento non fosse di loro pertinenz
Leo Pignoni
La Tav
Serve un'analisi
costi/benefici
Nella diatriba sulla opportunità di proseguire con la Tav o abbandonare l'opera, fortunatamente qualcuno ha iniziato a parlare di costi e di ricavi. I costi sono elevati si sa, i ricavi sono una incognita. Sarebbe il caso di capire se abbia un senso prendere ad esempio il tunnel sotto la Manica. Costato 10 miliardi di sterline (circa 11 miliardi di euro) e operativo da ormai quasi 25 anni, chi ci ha investito ha visto perdere quasi il 90%. L'opera continua ad essere in perdita, le previsioni di traffico si sono rivelate non in linea con quanto previsto. Chi sostiene la validità del progetto ha nelle mani un caso reale al quale riferirsi per capire se economicamente il tutto riesca a stare in piedi o se andrà a finire con l'ennesimo bagno di sangue che dovrà poi essere pagato dai contribuenti. Gli italiani conoscono molto bene quella spirale di debito eterno chiamata Alitalia, autentico pozzo senza fondo. Senza contare che qualsiasi nuovo governo che dovesse subentrare prometterà per l'ennesima volta la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
Oriano Lannuso
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