Nessun annullamento dell'ordinanza cautelare per l'imprenditore del settore rifiuti Raffaele Del Prete, coinvolto nell'indagine sullo scambio elettorale politico di tipo mafioso in relazione alle elezioni amministrative per il Comune di Latina del 2016.
L'indagine, che si è avvalsa del contributo del collaboratore di giustizia Agostino Riccardo, ha portato alla luce un accordo tra il clan di Armando Lallà Di Silvio del quale Riccardo all'epoca era inserito a tutti gli effetti con l'incarico di occuparsi proprio della politica e di tutto ciò che ruotava attorno alle campagne elettorali e Raffaele Del Prete. L'imprenditore avrebbe ingaggiato proprio il pentito affinché procurasse voti a Matteo Adinolfi che nel 2016 si era candidato come capolista della formazione Noi con Salvini' al Consiglio comunale di Latina. Una ricostruzione che la difesa, ha contestato puntando sull'inattendibilità di Riccardo, ma senza convincere i giudici della Libertà che hanno respinto il ricorso.
Elena Ganelli
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