I ROGHI
UDINE Due persone sono rimaste lievemente intossicate a seguito di un incendio scoppiato nella tarda serata di martedì in un appartamento al primo piano di un alloggio Ater in via Sant'Osvaldo a Udine. Erano le 23.30 quando le fiamme, divampate per cause in corso di accertamento ma con ogni probabilità di natura accidentale, hanno interessato diversi mobili della cucina, del soggiorno e dell'ingresso. L'inquilino in quel momento non era in casa: era uscito da poco. Il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Udine ha consentito di evitare che il rogo si propagasse anche agli altri appartamenti dello stabile. Il fumo e il calore hanno indotto tuttavia i pompieri a evacuare due vicini di casa, un'anziana signora soccorsa con l'autoscala e un altro inquilino dello stabile. Entrambi sono stati poi accompagnati in ospedale per accertamenti a scopo precauzionale per un sospetto principio d'intossicazione. L'appartamento in cui si sono sprigionate le fiamme è stato dichiarato inagibile. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Udine.
Pochi minuti prima i vigili del comando provinciale di Udine erano già intervenuti per domare un altro focolaio che aveva interessato il condizionatore di uno stabile a Pasian di Prato. Anche in questo caso alcune persone, un uomo, una donna e una bambina, sono stati accompagnati a scopo precauzionale in ospedale per accertamenti. Da quanto si è appreso stanno tutti bene. Nella stessa serata di martedì era finita all'ospedale di Latisana una ragazzina straniera che si trovava a Lignano Pineta insieme a un gruppo scout. La giovane era rimasta fortemente scossa dallo scoppio di una bombola di gas con cui gli esploratori stavano preparando la cena su un fornelletto da campo. Il gruppo di giovani scoutiste, insieme ai rispettivi accompagnatori, si era accampato nel pomeriggio a Lignano Pineta, alle spalle di un parcheggio nella zona tra gli uffici spiaggia 4 e 5. Mancavano pochi minuti alle 21 quando la bombola è scoppiata improvvisamente, per motivi da chiarire. Sul posto sono intervenuti prontamente i pompieri. Fortunatamente nessuno dei presenti è rimasto ferito. Per loro solo un grande spavento. La più preoccupata di tutti era la ragazza, che ha accusato un mancamento ed è stata per questo accompagnata a scopo precauzionale all'ospedale di Latisana.
Ieri mattina, intorno alle 8.45, i Vigili del fuoco sono intervenuti anche per un incendio scoppiato, per cause accidentali, nell'impianto di aspirazione fumi dell'impianto di saldatura automatico della Modul block di Amaro. Le fiamme sono state circoscritte subito, mentre in un paio d'ore sono state completate definitivamente le operazioni di spegnimento. Erano stati gli operai ad accorgersi subito dell'incidente e a lanciare immediatamente l'allarme. L'incendio ha causato un denso fumo che ha costretto a evacuare lo stabilimento per far smaltire i fumi. Completate le verifiche sugli impianti elettrici, la situazione potrà tornare alla normalità.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Due persone sono rimaste lievemente intossicate a seguito di un incendio scoppiato nella tarda serata di martedì in un appartamento al primo piano di un alloggio Ater in via Sant'Osvaldo a Udine. Erano le 23.30 quando le fiamme, divampate per cause in corso di accertamento ma con ogni probabilità di natura accidentale, hanno interessato diversi mobili della cucina, del soggiorno e dell'ingresso. L'inquilino in quel momento non era in casa: era uscito da poco. Il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Udine ha consentito di evitare che il rogo si propagasse anche agli altri appartamenti dello stabile. Il fumo e il calore hanno indotto tuttavia i pompieri a evacuare due vicini di casa, un'anziana signora soccorsa con l'autoscala e un altro inquilino dello stabile. Entrambi sono stati poi accompagnati in ospedale per accertamenti a scopo precauzionale per un sospetto principio d'intossicazione. L'appartamento in cui si sono sprigionate le fiamme è stato dichiarato inagibile. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Udine.
Pochi minuti prima i vigili del comando provinciale di Udine erano già intervenuti per domare un altro focolaio che aveva interessato il condizionatore di uno stabile a Pasian di Prato. Anche in questo caso alcune persone, un uomo, una donna e una bambina, sono stati accompagnati a scopo precauzionale in ospedale per accertamenti. Da quanto si è appreso stanno tutti bene. Nella stessa serata di martedì era finita all'ospedale di Latisana una ragazzina straniera che si trovava a Lignano Pineta insieme a un gruppo scout. La giovane era rimasta fortemente scossa dallo scoppio di una bombola di gas con cui gli esploratori stavano preparando la cena su un fornelletto da campo. Il gruppo di giovani scoutiste, insieme ai rispettivi accompagnatori, si era accampato nel pomeriggio a Lignano Pineta, alle spalle di un parcheggio nella zona tra gli uffici spiaggia 4 e 5. Mancavano pochi minuti alle 21 quando la bombola è scoppiata improvvisamente, per motivi da chiarire. Sul posto sono intervenuti prontamente i pompieri. Fortunatamente nessuno dei presenti è rimasto ferito. Per loro solo un grande spavento. La più preoccupata di tutti era la ragazza, che ha accusato un mancamento ed è stata per questo accompagnata a scopo precauzionale all'ospedale di Latisana.
Ieri mattina, intorno alle 8.45, i Vigili del fuoco sono intervenuti anche per un incendio scoppiato, per cause accidentali, nell'impianto di aspirazione fumi dell'impianto di saldatura automatico della Modul block di Amaro. Le fiamme sono state circoscritte subito, mentre in un paio d'ore sono state completate definitivamente le operazioni di spegnimento. Erano stati gli operai ad accorgersi subito dell'incidente e a lanciare immediatamente l'allarme. L'incendio ha causato un denso fumo che ha costretto a evacuare lo stabilimento per far smaltire i fumi. Completate le verifiche sugli impianti elettrici, la situazione potrà tornare alla normalità.
Elena Viotto
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