Unipol sale al 14,2% di Bper ed è pronto il riassetto del gruppo

Sabato 23 Giugno 2018
RILANCI
MILANO Il blitz di Unipol avrà l'effetto di accelerare il riassetto di Bper, alle prese con il nuovo piano industriale in gestazione. Alla rifocalizzazione del business per aumentare la redditività si affiancherà una razionalizzazione del gruppo: potrebbe essere annesso il Banco Sardegna di cui la Fondazione sarda vanta il 49%. In una eventuale integrazione la fondazione potrebbe salire dall'attuale 3% nel capitale dell'istituto modenese, dove ieri il gruppo Unipol era già salito dal 9,87 al 14,23%. Il balzo è avvenuto con la chiusura della procedura di acquisto accelerata (reverse accelerated bookbuilding) presso investitori qualificati esteri, lanciata due giorni fa sul 5,2% a un prezzo massimo di 4,72 euro: nella rete tesa da Mediobanca, JpMorgan ed Equita è finito però solo il 3,25% di azioni Bper, con una spesa di 73 milioni rispetto ai 118 milioni stanziati. Naturalmente il titolo modenese se n'è avvantaggiato chiudendo a 4,783 euro (+ 7,3%). Unipol «non intende esercitare su Bper il controllo, anche di fatto» né «proporre nel periodo di riferimento (i prossimi sei mesi, ndr) l'integrazione o la revoca» del cda, si legge in una nota di ieri in cui si dà conto sull'esito dell'operazione autorizzata da Bce e Bankitalia per superare il 10% del capitale fermandosi però al 19,9%. Il gruppo guidato da Carlo Cimbri «valuterà l'eventuale ulteriore incremento della partecipazione» anche «alla luce di quelli che saranno i piani e le prospettive di sviluppo della banca».
SFIDA A GENERALI E INTESA SP
Un obiettivo di Unipol sarebbe la fusione di Unipol Banca in Bper attraverso il conferimento in conto aumento di capitale dedicato che, a prescindere dagli ulteriori acquisti sul mercato, farà salire la quota ben oltre il 20%. Ma ci sono obiettivi ancora maggiori che potrebbero svilupparsi nel piano industriale di Bper 2019-2021 che, per una strana coincidenza, ha aperto i cantieri proprio due giorni fa. Durante il cda, l'ad Alessandro Vandelli ha dato conto del blitz di Unipol, «senza sorpresa, stupore e preoccupazione», come riferisce chi lo ha ascoltato, percependo che il banchiere modenese si aspettava una mossa del genere. Da mesi Cimbri reclama «risposte forti e rapide nella dismissione delle sofferenze» dicendosi pronto a ricapitalizzare. E il nuovo piano dovrebbe accelerare la riduzione dell'Npe ratio dal 19,8% lordo di oggi fin sotto il 10% al 2020, per attestarsi a un 6,5-7% nel 2021. Questo significherebbe vendere 6,1 miliardi. La spinta su ricavi e commissioni arriverà dalla bancassurance con Unipol che andrà potenziata.
OBIETTIVO VENETO
Nel nuovo piano, Bper spingerà sul ramo danni, specie nei contratti non motor, come quelli sulla salute e i rischi aziendali che potranno far crescere i margini commissionali. Margini che Vandelli vuole far emergere dall'asset management dove, forse entro l'estate, Bper e Pop Sondrio saliranno al 95% di Arca. Si vorrebbero accelerare gli impieghi a clientela con rating alto abbinando prodotti di finanza di impresa e corporate finance agganciati a polizze sui rischi. Prevista la riduzione delle filiali e delle legal entity: Cassa Bra fusa a breve, Cassa Saluzzo omogeneizzata nell'informatica di gruppo, Sardegna integrata in tempi da concordare con la fondazione anche rispetto alla governance nella quale gli enti oggi hanno il 10% circa. La nuova Bper si espanderà nella Lombardia a nord di Milano, Veneto e Piemonte anche con operazioni straordinarie.
Rosario Dimito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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