Sì alla fusione Trevigiano-Brendola

Venerdì 12 Giugno 2020
Sì alla fusione Trevigiano-Brendola
CREDITO
VENEZIA La Bce ha autorizzato la fusione tra Cassa Rurare di Brendola (Vicenza) e Credito Trevigiano che dovrebbe dare vita alla prima banca locale veneta del gruppo Iccrea, l'ottava in Italia. L'ultima parola per la nascita della Banca delle Terre Venete - questo il nuovo nome che dovrebbe prendere l'istituto - ora spetta ai soci.
Con la prospettata aggregazione nascerebbe una realtà da 3,3 miliardi di euro di attivi, 14.000 soci, 120 mila clienti e un patrimonio netto di circa 250 milioni con un Cet1 del 18,77%. La nuova Banca di credito cooperativo sarà la prima realtà veneta del gruppo Iccrea per dimensioni e per volumi di attivi, con impieghi pari a 1,7 miliardi di euro e una raccolta complessiva da 3,5 miliardi di euro. La sede legale della futura Banca delle Terre Venete sarà a Vedelago (in provincia di Treviso) mentre quella amministrativa sarà insediata a Vicenza. «Con questa operazione portiamo a compimento un percorso iniziato nel 2015 dopo il commissariamento - commenta il presidente del Credito Trevigiano Pietro Pignata - una scommessa vinta che ci ha portato a sviluppare una banca solida diventata ora protagonista di un grande progetto. Insieme con Brendola potremo costruire un gruppo ancora più pronto per affrontare le sfide del dopo Covid-19».
La futura Bcc, che prevede la sua costituzione in ottobre dopo il passaggio delle assemblee straordinarie delle due banche aggreganti, vanterà una base sociale di circa 14.000 soci, 60 sportelli (30 a testa) nelle province di Treviso, Padova, Vicenza, Verona e Belluno, 120mila clienti e oltre 450 addetti. Dopo le assemblee ordinarie di Cra Brendola e Credito Trevigiano per l'approvazione del bilancio 2019 entrambe il prossimo 15 giugno e le opportune delibere da parte dei consigli di amministrazione, previsti nei giorni immediatamente successivi, le due Bcc attueranno una serie di incontri con la base sociale per illustrare con dettaglio il progetto di aggregazione.
SNODO FONDAMENTALE
Gli accordi di governo, che verranno formalizzati in una apposita clausola transitoria dello statuto della Banca delle Terre Venete, prevedono l'indicazione del presidente e di un vice presidente della nuova Bcc da parte di Cra di Brendola (oggi presieduta da Gianfranco Sasso), il vice presidente vicario è espresso dal Credito Trevigiano. L'assetto del nuovo istituto prevede un direttore generale (su indicazione del Credito Trevigiano, oggi è Claudio Giacon) e un condirettore generale (scelto da Brendola, oggi il dg è Giampietro Guarda).
«Quello di oggi è un ulteriore e fondamentale passo in avanti nel processo di aggregazione tra queste due Bcc così ben radicate nel territorio veneto commenta il presidente di Iccrea Banca, Giuseppe Maino che insieme diventeranno un punto di snodo del nostro gruppo sul territorio». «Con la nascita della Banca delle Terre Venete, in un momento così particolare, i nostri istituti danno un preciso segnale di rilancio all'economia», aggiunge Sasso. «Si chiude parte di un iter obbligatorio che conferma la bontà di un'operazione lungimirante su cui siamo al lavoro da tempo conclude Pignata . La nostra oggi è una realtà in buona salute reduce da un bilancio 2019 da record che ha saputo affrontare in maniera efficace l'emergenza anche economica scatenata dal coronavirus abbattendo la burocrazia e riuscendo così ad aiutare velocemente famiglie e aziende. Con Brendola saremo ancora più efficienti e robusti».
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci