Energia, l'industria veneta può risparmiare 4 miliardi

Venerdì 9 Luglio 2021
Energia, l'industria veneta può risparmiare 4 miliardi
IL WEBINAR
VENEZIA Quale scenario energetico si presenta davanti alle aziende venete che vogliono rimanere competitive nel mercato globale? Edison, Confindustria Venezia Rovigo e Assindustria Venetocentro hanno provato a dare una risposta ad una domanda al tempo stesso cruciale e ineludibile per gli imprenditori veneti , attraverso uno sguardo verso un futuro che deve necessariamente andare nella direzione della decarbonizzazione. Il webinar incentrato sul tema energia e competitività: le imprese del veneto a confronto, moderato dal direttore de Il Gazzettino Roberto Papetti, ha infatti offerto l'occasione a 60 imprese venete di confrontarsi con gli addetti ai lavori sulle prospettive di sviluppo futuro legate a doppio filo con i processi di efficientamento energetico dell'intero apparato industriale, in una duplice ottica di risparmio di risorse e di riduzione delle emissioni di CO2, come peraltro imposto dagli ultimi indirizzi economici dell'Unione Europea che gli Stati membri devono attuare entro il 2030 ed il 2050.
VANTAGGI
Nei processi di transizione energetica in corso, il Veneto parte avvantaggiato avendo già dimostrato di essere una Regione virtuosa, capace di investire grandi risorse in autoproduzione, efficientamento energetico e decarbonizzazione. Solo nell'industria Edison ha stimato che la riduzione della spesa energetica delle imprese può raggiungere i 4,6 miliardi di euro, riducendo al contempo le emissioni di 11,3 tonnellate di CO2 nell'arco di 15 anni. Sono numeri importanti per una regione che ogni anno registra consumi di energia pari a 9,76 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
Durante il webinar è stato presentato alle aziende venete uno studio realizzato dal Politecnico di Milano dal quale emerge come il comparto industriale veneto sia già oggi più efficiente nelle emissioni di CO2 rispetto alla media nazionale, mentre a pesare negativamente rimane il settore del terziario, ancora troppo energivoro per gli standard richiesti dall'UE, in quanto responsabile del 21 % dei consumi di energia di tutto il Veneto. «Edison ha un ruolo decisivo nella transizione energetica italiana ha spiegato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison e il nostro obiettivo è quello di far conoscere alle imprese venete la nostra esperienza nella produzione di energia sostenibile, che è in linea con gli obiettivi climatici ed ambientali più ambiziosi».
«Se il nostro territorio è particolarmente virtuoso lo dobbiamo anche alla presenza di grandi aziende che fungono da avamposto nell'innovazione tecnologica ha sottolineato il presidente di Confindustria Venezia Rovigo Vincenzo Marinese ma ora dobbiamo cogliere l'occasione offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mette a disposizione ingenti risorse per raggiungere gli obiettivi europei da qui al 230 e al 2050».
Dunque il messaggio è chiaro: la transizione energetica può rappresentare un processo strategico di svolta per la competitività del sistema produttivi veneto. Ed è sempre il Politecnico di Milano a stimare come il Piano Nazionale Integrato per l'Energia ed il Clima, chieda al sistema industriale Veneto una riduzione dei consumi energetici del 4% entro il 2030, rispetto al livello attuale di consumo che si attestano a 87.300 tonnellate di petrolio. Nel decennio 2021-2030 tali obiettivi comporteranno investimenti in efficienza energetica per 3,8 miliardi di euro nel terziario e di 819 milioni nell'industria, che porteranno rispettivamente risparmi in bolletta pari a 2,9 ed a 1,7 miliardi di euro e alla riduzione di 660.000 tonnellate di CO2.
Paolo Guidone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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