Diesel, un nuovo Ad per il rilancio

Martedì 17 Dicembre 2019
Diesel, un nuovo Ad per il rilancio
MODA
VENEZIA Massimo Piombini è il nuovo amministratore delegato di Diesel, la più importante società del gruppo Otb di Renzo Rosso senza ceo dal marzo scorso dopo l'addio di Marco Agniolin. Piombini assumerà l'incarico da febbraio 2020 e riporterà direttamente all'Ad di Otb Ubaldo Minelli.
Piombini dovrà completare il rilancio impostato in questi ultimi mesi direttamente dal patron Renzo Rosso che dovrebbero aver portato il gruppo vicentino della moda a un'inversione di tendenza sempre però con Diesel ancora al centro del business per un valore di oltre la metà del fatturato.
Già ceo di Balmain negli ultimi tre anni, Piombini è stato per oltre dieci anni direttore commerciale di Valentino, e prima ancora ha lavorato in aziende del lusso come Bally, Bulgari e Gucci. Ed ora è pronto a unirsi a Diesel, la più grande società di Otb, e quella che ha dato vita al gruppo stesso, essendo stata creata oltre 40 anni fa da Renzo Rosso. «Diesel è un brand unico che si basa sull'espressione di sé, la creatività e un'energia alternativa - spiega Rosso -. Un marchio icona che ha cambiato l'industria con il suo approccio lifestyle, un prodotto pionieristico e una comunicazione rivoluzionaria. Un'azienda che abbiamo recentemente riportato alle sue radici, decisione che sta già generando risultati molto positivi. Auguro a Massimo di immettere nuova energia in questo motore, e portarlo dove merita di essere».
Con oltre 5.000 dipendenti, e uffici nelle più importanti città del mondo, Diesel ha sede a Breganze (Vicenza) e ha una distribuzione che copre oltre 100 nazioni, 700 negozi monomarca, e accordi di licenza con i principali leader di settore nelle categorie moda e lifestyle.
La crisi di Diesel ha mandato per la prima volta in perdita l'anno scorso anche la holding della moda di Renzo Rosso. Che però ha varato un piano triennale di investimenti da 200 milioni di euro per tentare la svolta. I dati del bilancio 2018, approvati a fine marzo scorso parlano di una «marcata discontinuità rispetto al passato» che ha comportato più di 58 milioni di perdite, tra i 26 milioni bruciati nerlle attività che verranno mantenute a cui si aggiungono i 32,5 collegate alle attività in dismissione con la richiesta di concordato preventivo avviata per le attività negli Stati Uniti. Nel 2017 Otb aveva chiuso in utile con un utile netto positivo per 3 milioni.
Sotto il profilo delle vendite il fatturato 2018 del gruppo Otb si è chiuso oltre i 1.439 milioni di euro, con una flessione del 3,2% se stimata con il metodo dei cambi costanti. Il margine operativo lordo si è fermato a 41,5 milioni, 11 milioni in meno. Niente dati di dettaglio invece per le varie case riunite sotto la holding, soprattutto per Diesel, mentre i marchi del segmento designer e le altre aziende del gruppo (Staff International e Brave Kid), «confermano un andamento complessivamente positivo e un fatturato in crescita». A fronte di una continua e significativa presenza nei mercati asiatici (Giappone in primis), Diesel ha registrato una riduzione del proprio fatturato in Europa e in Nord America. E dagli Usa è partita la controffensiva nel piano industriale 2019-21 con la chiusura di punti vendita non redditizi e onerosi, l'apertura di nuovi monomarca e la ristrutturazione di oltre il 60% dei negozi esistenti col potenziamento dell'e-commerce.
NUOVE ACQUISIZIONI
Nel frattempo Renzo Rosso scommette si nuove realtà: nel giugno scorso l'annuncio dell'acquisto di una minoranza di Amiri, il marchio luxury californiano apprezzatissimo per i suoi jeans super cool. E nel novembre scorso Otb ha firmato un nuovo accordo di licenza tra Staff International e il marchio francese Koché.
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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