Caso diamanti, illegittimo licenziamento dirigente Bpm

Sabato 6 Giugno 2020
LA SENTENZA
MILANO Banco Bpm, illegittimo il licenziamento del dirigente Pietro Gaspardo del maggio 2019, banca condannata a pagare un risarcimento di 152mila euro. La sentenza del Tribunale di Milano sezione lavoro è di pochi giorni fa. Il funzionario friulano, già responsabile Marketing & Retail del Banco, è stato difeso dall'avvocato Maurizio Miculan. La vicenda trova origine nel caso dei diamanti venduti come investimento che ha coinvolto i alcuni dirigenti del Banco spa in un'indagine penale condotta dalla Procura di Milano avente per oggetto le ipotesi di truffa, riciclaggio e ostacolo alla Vigilanza. A inizio del 2019 la Procura aveva deciso il sequestro di circa 80 milioni nei confronti della banca e delle persone sotto indagine. Dalla lettura degli atti allegati al sequestro il Banco Bpm aveva deciso di licenziare Gaspardo, ricorda una nota dell'avvocato Miculan, «contestandogli di aver ricevuto da Idb come regalia natalizia un manufatto archeologico e di aver precostituito un dossier da utilizzare contro la banca e di non aver trasmesso alle competenti Autorità di Vigilanza tutta la documentazione richiesta per ricostruire la vicenda diamanti». Gaspardo ha impugnato il licenziamento. Il giudice Eleonora Porcelli gli ha dato ragione. «Il dirigente era venuto a conoscenza del licenziamento da un comunicato stampa divulgato ancor prima che il provvedimento fosse a lui notificato», sottolinea l'avvocato Miculan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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