Bankitalia: nuovo record per il debito a 2.327 miliardi

Sabato 14 Luglio 2018
I DATI
ROMA La crescita dell'economia italiana dovrebbe proseguire nel prossimo triennio, anche se il suo ritmo potrebbe risentire in prospettiva dei più elevati prezzi del greggio. Sulla base dei dati annuali (non corretti per il numero di giornate lavorative), il Pil dovrebbe aumentare dell'1,3% nel 2018, dell'1% il prossimo e dell'1,2% nel 2020. È quanto stima la Banca d'Italia nel suo Bollettino economico. Gli indicatori disponibili, si legge nel testo, suggeriscono «che nel secondo trimestre la produzione industriale sarebbe rimasta stazionaria, mentre l'attività nei servizi avrebbe continuato ad aumentare». In questo scenario si delineano rischi che «derivano in larga parte da un'accentuazione dell'orientamento protezionistico nelle principali aree economiche» tanto che «potrebbero aversi ripercussioni negative sulla domanda globale non solo mediante l'effetto diretto sugli scambi commerciali, ma anche attraverso la fiducia e i piani di investimento delle imprese».
Da Via Nazionale sono arrivati ieri come ogni mese anche i dati sull'andamento del debito pubblico, che nello scorso mese di maggio ha toccato il nuovo record assoluto in termini nominali a quota 2.327,4 miliardi. L'incremento di 14,6 miliardi deriva dal fabbisogno delle amministrazioni pubbliche registrato nel mese (+7,6 miliardi) e dall'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (5,4 miliardi) oltre che da fattori minori.
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