Tunnel in tilt: odissea verso la Sinistra Piave

Venerdì 10 Luglio 2020
Tunnel in tilt: odissea verso la Sinistra Piave
L'EMERGENZA
BELLUNO Nuova giornata calda lungo la viabilità bellunese. Questa volta non si tratta dell'Alemagna né dell'autostrada direzione Belluno, ma dell'unica arteria di collegamento della Sinistra Piave in località Col Cavalier. Con via Miari chiusa al traffico da mesi per l'annoso smottamento, e con via Montegrappa inagibile da settimane per il crollo della casa antica alla strettoia di Villa Buzzati, la galleria è oggi l'unica via percorribile per attraversare la città e dirigersi verso Ponte nelle Alpi o verso Limana. Ma ieri anche il traforo si è bloccato. Si è evitato il collasso della viabilità grazie ad un traffico a senso unico alternato e all'intervento dei vigili, ma per qualche ora il via vai è stato rallentato.
LE CODE
A causare l'inghippo è stato un camion che, attorno alle 9.30 si è fermato nel mezzo del tunnel per una rottura agli organi di trasmissione. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco e la polizia locale di Belluno diretta dal comandante Roberto Rossetti. Fino alle 10.30 il traffico è proseguito a singhiozzo, con code di 200 300 metri in alcuni momenti. Ma forse la luce in fondo al tunnel, ora, la si scorge.
IN VIA MONTEGRAPPA
Infatti al termine di un'altra giornata pesante per la rete viaria della Sinistra Piave, è arrivata la notizia che qualcosa si muove in via Monte Grappa. Resta l'incognita sulla data della riapertura, certo, ma oggi si sa che il cantiere è ai blocchi di partenza. Ieri davanti ai nastri rossi e bianchi che delimitano la zona del crollo è stato portato un mezzo che, da questa mattina, servirà agli uomini della ditta incaricata per la messa in sicurezza dell'edificio. «Il progettista ha fatto sapere l'assessore alla viabilità e alle manutenzioni Biagio Giannone, ieri sul posto per verificare l'effettivo arrivo delle squadre ci ha comunicato che i lavori di messa in sicurezza inizieranno domani (oggi). Non so ancora dire con precisione quando tutto tornerà alla normalità». Quello che si sa è che le operazioni non dureranno molto. Forse già la prossima settimana si potrà tornare a circolare. «Continuerò a monitorare fa sapere Giannone -, tornerò sul posto anche nei prossimi giorni e terrò informati i cittadini».
IL PUNTO NERO
Insomma, i tempi ora sembrano più corti di quanto all'inizio non si temesse, considerando come da anni non ci sia pace per quel tratto di strada al centro, anche, di proteste di Fiab Belluno per la pericolosità della strettoia. Questo aspetto, certo, resterà da risolvere ma quanto meno non ci saranno più rischi legati a cedimenti dell'edificio proprio affacciato all'imbuto della via. La strada, ricordiamo, è chiusa dal 23 giugno scorso, quando dalla villa antica che delimita un tratto della via sono caduti sulla sede stradale. In quel momento non passava nessuno, poteva finire molto peggio. Da allora un'ordinanza del sindaco Jacopo Massaro ha dato tempo alla proprietà, gli eredi milanesi della famiglia Buzzati, di intervenire e risolvere entro dieci giorni. Il termine è scaduto, certo, ma il carattere perentorio del documento e il caos sollevato in città dalla chiusura hanno spinto la famiglia ha mettersi in moto in tutta fretta e ad assicurare il prima possibile l'avvio dei lavori. Si tratta di abbattere un muro, quello pericolante rivolto verso la strada, e di mettere in sicurezza il resto dell'immobile. Nel frattempo l'assessore Giannone nei giorni scorsi ha fatto visita alle attività economiche coinvolte nella faccenda, perché vicine all'area interdetta al passaggio, facendo sentire loro la vicinanza dell'amministrazione e assicurando i titolari della risoluzione, a breve, del problema.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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