IL LUTTO
BELLUNO Era ospite della Casa Padre Kolbe di Pedavena il sacerdote comeliano don Costantino De Martin Polo. Il prete era ricoverato nella residenza per anziani da tempo. Aveva 92 anni. Nato a Padola, in Comune di Comelico Superiore, il 10 maggio 1929, era figlio di di Gallo e di Giovanna Ribul ed aveva appunto festeggiato il 92esimo compleanno solo 3 mesi fa. Don Costantino era stato ordinato presbitero nella Cattedrale di Belluno il 5 luglio 1953, insieme ad altri tredici compagni di Seminario ed ha svolto il servizio di prete per 68 anni in diverse parti e parrocchie della diocesi di Belluno-Feltre.
Il suo primo incarico era stato quello di vicario cooperatore a Castion (1953-1957), ma poi era stato subito inviato come parroco a Cibiana di Cadore; nel paese dei murales è rimasto per 15 anni, nel periodo compreso fra il 1957 al 1972. Da una valle all'altra, dal Cadore all'Agordino dove don Costantino nello stesso 1972 fu inviato, sempre come parroco, a Cencenighe, paese dove rimase ininterrottamente per ben 21 anni, sino al 1993. In quell'anno il vescovo Ducoli gli chiese di passare a Visome, dove esercitò per l'ultima volta il proprio ministero di parroco fino al 2002.
A settantatré anni, infatti, per raggiunti limiti di età, rinunciò all'incarico di parroco e prestò il proprio aiuto nelle parrocchie di Sedico e Roe dal 2002 fino al 2014. Dopo un anno nella casa di riposo di Sedico, si ritirò nella casa Padre Kolbe di Pedavena. «Pare quasi una delicatezza della Provvidenza scrive in una nota la diocesi - che ad accoglierlo sia il patrono dei parroci, san Giovanni Maria Vianney, di cui oggi (ieri ndr) ricorre la memoria liturgica». I funerali verranno celebrati sabato 7 agosto alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Padola e qui, nel suo paese d'origine, egli verrà sepolto.
GS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Era ospite della Casa Padre Kolbe di Pedavena il sacerdote comeliano don Costantino De Martin Polo. Il prete era ricoverato nella residenza per anziani da tempo. Aveva 92 anni. Nato a Padola, in Comune di Comelico Superiore, il 10 maggio 1929, era figlio di di Gallo e di Giovanna Ribul ed aveva appunto festeggiato il 92esimo compleanno solo 3 mesi fa. Don Costantino era stato ordinato presbitero nella Cattedrale di Belluno il 5 luglio 1953, insieme ad altri tredici compagni di Seminario ed ha svolto il servizio di prete per 68 anni in diverse parti e parrocchie della diocesi di Belluno-Feltre.
Il suo primo incarico era stato quello di vicario cooperatore a Castion (1953-1957), ma poi era stato subito inviato come parroco a Cibiana di Cadore; nel paese dei murales è rimasto per 15 anni, nel periodo compreso fra il 1957 al 1972. Da una valle all'altra, dal Cadore all'Agordino dove don Costantino nello stesso 1972 fu inviato, sempre come parroco, a Cencenighe, paese dove rimase ininterrottamente per ben 21 anni, sino al 1993. In quell'anno il vescovo Ducoli gli chiese di passare a Visome, dove esercitò per l'ultima volta il proprio ministero di parroco fino al 2002.
A settantatré anni, infatti, per raggiunti limiti di età, rinunciò all'incarico di parroco e prestò il proprio aiuto nelle parrocchie di Sedico e Roe dal 2002 fino al 2014. Dopo un anno nella casa di riposo di Sedico, si ritirò nella casa Padre Kolbe di Pedavena. «Pare quasi una delicatezza della Provvidenza scrive in una nota la diocesi - che ad accoglierlo sia il patrono dei parroci, san Giovanni Maria Vianney, di cui oggi (ieri ndr) ricorre la memoria liturgica». I funerali verranno celebrati sabato 7 agosto alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Padola e qui, nel suo paese d'origine, egli verrà sepolto.
GS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
