PALAZZO ROSSO
BELLUNO «Con Rufus siamo in buonissimi rapporti. Concordo con lui su diversi punti». Non risponde propriamente all'attacco delle opposizioni alla giunta Massaro, il consigliere di Insieme per Belluno Massimo De Pellegrin (nella foto tra Fabio de Moliner e Stefano Talamini), ma coglie l'occasione per ribadire due o tre cose che gli stanno a cuore. I gruppi di minoranza, nel loro affondo alla politica del sindaco, hanno espresso vicinanza al consigliere Fabio Rufus Bristot, ex capogruppo di Insieme per Belluno uscito dallo schieramento la scorsa settimana per fondare il gruppo misto, e De Pellegrin ribadisce a sua volta la sua vicinanza alle idee dell'outsider. In particolare su due punti si trova in disaccordo con Massaro e con la sua giunta. Il ponte Bailey e il depuratore per il percolato di Marisiga. Due questioni alle prime righe del programma del primo cittadino, ma ancora non risolte. «Una parte del programma non è proprio stata presa in considerazione, inutile negarlo spiega De Pellegrin -. Io ho chiesto studi tecnici per capire i flussi e la necessità della struttura, ma non sono mai stati commissionati. Non capisco perchè, siamo politici e abbiamo bisogno di appoggiarci a tecnici in questi casi. È impensabile per me togliere quel passaggio. Per me il Bailey è fondamentale prima di tutto per il traffico pesante. Il sindaco promette che si farà, ma sulla relazione del Pat finora il ponte non è stato inserito. Pare che una parte della maggioranza sia dell'idea che non serva il passaggio sul Piave e che all'interno dello schieramento ci siano stati parecchi scontri sul tema. E poi il depuratore per il percolato di Marisiga, importante per poter risparmiare i 250-300 mila euro che costa all'anno al Comune lo smaltimento dei fluidi della discarica. «Il sindaco dice che il progetto è a buon punto commenta il consigliere -, ma noi non abbiamo ancora visto nulla. Eppure l'investimento non è così grande e il risparmio che se ne otterebbe permetterebbe di rientrare dei costi nel giro di 5 anni circa. Non capisco perchè ancora non sia stato realizzato».
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO «Con Rufus siamo in buonissimi rapporti. Concordo con lui su diversi punti». Non risponde propriamente all'attacco delle opposizioni alla giunta Massaro, il consigliere di Insieme per Belluno Massimo De Pellegrin (nella foto tra Fabio de Moliner e Stefano Talamini), ma coglie l'occasione per ribadire due o tre cose che gli stanno a cuore. I gruppi di minoranza, nel loro affondo alla politica del sindaco, hanno espresso vicinanza al consigliere Fabio Rufus Bristot, ex capogruppo di Insieme per Belluno uscito dallo schieramento la scorsa settimana per fondare il gruppo misto, e De Pellegrin ribadisce a sua volta la sua vicinanza alle idee dell'outsider. In particolare su due punti si trova in disaccordo con Massaro e con la sua giunta. Il ponte Bailey e il depuratore per il percolato di Marisiga. Due questioni alle prime righe del programma del primo cittadino, ma ancora non risolte. «Una parte del programma non è proprio stata presa in considerazione, inutile negarlo spiega De Pellegrin -. Io ho chiesto studi tecnici per capire i flussi e la necessità della struttura, ma non sono mai stati commissionati. Non capisco perchè, siamo politici e abbiamo bisogno di appoggiarci a tecnici in questi casi. È impensabile per me togliere quel passaggio. Per me il Bailey è fondamentale prima di tutto per il traffico pesante. Il sindaco promette che si farà, ma sulla relazione del Pat finora il ponte non è stato inserito. Pare che una parte della maggioranza sia dell'idea che non serva il passaggio sul Piave e che all'interno dello schieramento ci siano stati parecchi scontri sul tema. E poi il depuratore per il percolato di Marisiga, importante per poter risparmiare i 250-300 mila euro che costa all'anno al Comune lo smaltimento dei fluidi della discarica. «Il sindaco dice che il progetto è a buon punto commenta il consigliere -, ma noi non abbiamo ancora visto nulla. Eppure l'investimento non è così grande e il risparmio che se ne otterebbe permetterebbe di rientrare dei costi nel giro di 5 anni circa. Non capisco perchè ancora non sia stato realizzato».
Alessia Trentin
