BELLUNUM
BELLUNO Via i bidoni dalle piazze principali della città. Saranno realtà entro la fine dell'anno i cassonetti interrati. Insomma, ci siamo quasi. Il progetto c'è, l'ha presentato nei giorni scorsi Bellunum al Comune, ora si attende solo il via libera dalla giunta Massaro. Una volta ottenuta l'approvazione allora si partirà. Le operazioni, a quel punto, dureranno solo poche settimane ed è credibile, assicura l'amministratore unico della società Davide Lucicesare, pensare di terminare il tutto entro la fine dell'anno. Le postazioni saranno due, le campane otto, quaranta i metri cubi di rifiuto complessivi che potranno essere stoccati. Senza odori nè presenze ingombranti. I raccoglitori spunteranno da terra per soli 80 centimetri, il sacco verrà lasciato cadere dentro l'apertura e finirà sotto il livello del terreno. «Questo permetterà di togliere in via definitiva i bidoni posti fuori dai bar di piazza dei Martiri, piazza Vittorio Emanuele e vie limitrofe spiega Lucicesare -. La sperimentazione avviata in estate, con il posizionamento delle campane nel parcheggio dei motorini di piazza dei Martiri e a fianco del Teatro Comunale, ha già permesso di levare i raccoglitori, tutti meno quelli dell'umido. L'esperimento è andato a buon fine perché ha permesso di capire che otto campane sono sufficienti a servire tutti i locali e i residenti della zona. Quando interreremo allora metteremo quattro contenitori: carta, plastica, secco e anche umido così fuori dagli esercizi non si vedranno più bidoni». Le attuali campane presenti in città possono contenere fino a 2 metri cubi di rifiuti, quelle future più del doppio. Tuttavia verranno ugualmente svuotate quotidianamente, o quasi. Serviranno le due piazze, parte di via Matteotti, di via Psaro e di via Roma. Per intanto questo. Poi, con il tempo, il progetto potrebbe allargarsi al resto del centro storico, non nelle frazioni. «Questo metodo ha senso in spazi raccolti come i centri storici, dove ci sono anche precise esigenze di tipo estetico conclude Lucicesare -. Per questo non c'è l'intenzione di estenderlo alle frazioni». (atr)
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Via i bidoni dalle piazze principali della città. Saranno realtà entro la fine dell'anno i cassonetti interrati. Insomma, ci siamo quasi. Il progetto c'è, l'ha presentato nei giorni scorsi Bellunum al Comune, ora si attende solo il via libera dalla giunta Massaro. Una volta ottenuta l'approvazione allora si partirà. Le operazioni, a quel punto, dureranno solo poche settimane ed è credibile, assicura l'amministratore unico della società Davide Lucicesare, pensare di terminare il tutto entro la fine dell'anno. Le postazioni saranno due, le campane otto, quaranta i metri cubi di rifiuto complessivi che potranno essere stoccati. Senza odori nè presenze ingombranti. I raccoglitori spunteranno da terra per soli 80 centimetri, il sacco verrà lasciato cadere dentro l'apertura e finirà sotto il livello del terreno. «Questo permetterà di togliere in via definitiva i bidoni posti fuori dai bar di piazza dei Martiri, piazza Vittorio Emanuele e vie limitrofe spiega Lucicesare -. La sperimentazione avviata in estate, con il posizionamento delle campane nel parcheggio dei motorini di piazza dei Martiri e a fianco del Teatro Comunale, ha già permesso di levare i raccoglitori, tutti meno quelli dell'umido. L'esperimento è andato a buon fine perché ha permesso di capire che otto campane sono sufficienti a servire tutti i locali e i residenti della zona. Quando interreremo allora metteremo quattro contenitori: carta, plastica, secco e anche umido così fuori dagli esercizi non si vedranno più bidoni». Le attuali campane presenti in città possono contenere fino a 2 metri cubi di rifiuti, quelle future più del doppio. Tuttavia verranno ugualmente svuotate quotidianamente, o quasi. Serviranno le due piazze, parte di via Matteotti, di via Psaro e di via Roma. Per intanto questo. Poi, con il tempo, il progetto potrebbe allargarsi al resto del centro storico, non nelle frazioni. «Questo metodo ha senso in spazi raccolti come i centri storici, dove ci sono anche precise esigenze di tipo estetico conclude Lucicesare -. Per questo non c'è l'intenzione di estenderlo alle frazioni». (atr)
