Volo dirottato per arrestare il dissidente La Ue attacca: chiudere i cieli bielorussi

Martedì 25 Maggio 2021
Volo dirottato per arrestare il dissidente La Ue attacca: chiudere i cieli bielorussi
TENSIONI
BRUXELLES No-fly zone sulla Bielorussia, stop all'atterraggio e al sorvolo sullo spazio aereo Ue per la compagnia di bandiera del Paese, sanzioni contro i responsabili e per colpire le entità che finanziano il regime di Aleksandr Lukashenko. La Bielorussia è stato il piatto forte del Consiglio europeo di ieri sera, che nelle sue conclusioni ha preso una posizione netta di condanna dopo l'incidente inaccettabile e senza precedenti che domenica ha riguardato il volo Ryanair Atene-Vilnius, dirottato all'aeroporto di Minsk su ordine del regime bielorusso, che nello scalo ha fatto arrestare il giornalista e oppositore Roman Protasevich. Dopo il coro di condanne arrivate da (quasi) tutte le capitali - con l'ingombrante assenza dell'ungherese Viktor Orbán - i leader si sono confrontati, durante un dibattito durato poco più di due ore e finito alle 21.50, sulle misure per contrastare quello che secondo molti fra loro è un atto di terrorismo di Stato. Riuniti a Bruxelles per il primo Vertice in presenza dall'inizio dell'anno (cautele moltiplicate per il dibattito: per per assicurare la riservatezza dello scambio, alle delegazioni nazionali è stato chiesto di lasciare tutti i dispositivi elettronici fuori dalla sala), nel documento finale, i capi di Stato e di governo dell'Ue chiedono anche che l'Icao, l'organizzazione internazionale per l'aviazione civile, avvii un'indagine, e che Minsk rilasci subito Protasevich e la sua compagna Sofia Sapega.
FALSO ALLARME BOMBA
Nel pomeriggio di ieri, un volo Lufthansa Minsk-Francoforte è partito con un forte ritardo per un allarme bomba, risultato poi falso. Diverse compagnie hanno scelto di evitare lo spazio aereo bielorusso, provando ad anticipare la soluzione Ue: tra queste la airBaltic e la Austrian Airlines.
Poco prima dell'inizio della riunione, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva anche annunciato che il pacchetto economico da 3 miliardi di investimenti pronto per la Bielorussia resta congelato finché il Paese non diventa democratico.
Mentre i leader erano riuniti a Bruxelles, i canali filo-governativi di Minsk diffondevano un video in cui si vede il 26enne Protasevich confessare di aver partecipato alle organizzazioni delle proteste di massa dell'anno scorso e dire di stare bene. Un filmato terrificante, secondo un portavoce dell'opposizione bielorussa in esilio, che mostra i segni di evidenti percosse: poche ore prima della sua pubblicazione, erano circolate voci circa condizioni di salute critiche dell'oppositore, che soffre di cuore.
L'INTERVENTO RUSSO
Serve valutare gli eventi non a caldo, ma su informazioni consolidate, è intervenuto sulla questione anche il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Mosca rimane il maggiore alleato di Lukashenko e, a breve, vi sarà un summit tra i due presidenti. Alla Duma, il Parlamento federale, i media russi segnalano però irritazione per quanto accaduto. Con Protasevich vi era la fidanzata, la coetanea russa, Sofia Sapega, studentessa di Giurisprudenza all'Università umanistica europea di Vilnius. Mosca ha chiesto di aver accesso alla giovane, ora detenuta in un carcere di Minsk. Non si sa se la Sapega sia accusata di aver commesso un qualche reato. La Procura generale di Varsavia ha aperto un fascicolo per il dirottamento dell'aereo che appartiene ad una società satellite della Ryanair, la cui sede è in Polonia. Secondo la compagnia irlandese, tra le persone imbarcatesi ad Atene sul proprio velivolo, erano presenti agenti dei Servizi segreti bielorussi, i quali poi avrebbero fatto perdere a Minsk le loro tracce. Quali sono, allora, le ragioni per organizzare un'operazione del genere se lo chiedono in tanti, sia in Russia sia in Occidente.
Giuseppe D'Amato
Gabriele Rosana
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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