Veneto e Friuli arancioni per un'altra settimana «Avevamo dati da giallo»

Sabato 23 Gennaio 2021
LA CLASSIFICAZIONE
VENEZIA Il Veneto e il Friuli Venezia Giulia restano arancioni per un'altra settimana, forse due: dipenderà dall'esito dell'analisi dei dati che sarà fatta venerdì prossimo. Ma, intanto, per i prossimi sette giorni in Veneto e in Friuli i ristoranti resteranno chiusi, nei bar si potrà prendere il caffè esclusivamente per asporto (ma solo fino alle ore 18, mentre i ristoranti potranno fare consegne fino alle 22), saranno sempre vietati gli spostamenti verso altri Comuni, rimarrà il coprifuoco dalle dieci di sera alle cinque del mattino. Nessuna novità per palestre e piscine: chiuse. E chiusi anche musei, cinema, teatri.
I DATI
Eppure i dati facevano ben sperare, a partire dall'incidenza dei positivi sui tamponi eseguiti, crollata al 2,75%: nelle ultime ventiquattr'ore sono stati fatti 43.590 tamponi (di cui 14.280 molecolari e 29.310 antigenici rapidi) da cui sono scaturiti 1.198 positivi. Ma, soprattutto, si è dimezzato il numero delle persone attualmente positive: adesso sono poco più di 48mila. E poi la situazione degli ospedali, radicalmente cambiata rispetto a un mese. Le terapie intensive che il 31 dicembre avevano raggiunto il picco di 401 ricoverati, alle ore 11 di ieri aveva 278 posti letto occupati. Poi, nel giorno della giornata, ci sono stati nuovi ricoveri, ma si è ben lontani dalle cifre delle settimane passate. In sintesi: 304.191 casi di contagio totali dall'inizio della pandemia (+1.100), 2.356 ricoverati nelle aree non critiche degli ospedali (-72) e 322 nelle rianimazioni (-4). «Complessivamente, rispetto alla punta massima di fine dicembre, si sono liberati 700 posti letto, è come se si fosse svuotato un grande ospedale hub di provincia», ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia, confermando che le attività ambulatoriali saranno presto riprese e che «è partita da 2-3 giorni un'opera di pulizia da Covid, il calo dei degenti positivi ci fa chiudere parecchie strutture e concentrare i pazienti contagiati in poche altre». È sempre altro, invece, il numero dei decessi: nelle ultime ventiquattr'ore ci sono state 85 vittime, per un totale di 8.501 morti.
Ma se i dati sono di netto miglioramento, a partire dall'indice di trasmissione del contagio con l'Rt sceso a 0,82, perché il Comitato tecnico scientifico nazionale e l'Istituto superiore di sanità hanno mantenuto il Veneto in fascia arancione? Se si è passati da 480 positivi ogni 100mila abitanti a settimana a 178, perché non c'è stata la promozione in zona gialla? «Abbiamo dati da zona gialla», ha detto Zaia nella consueta diretta social e televisiva, prima del verdetto da Roma - Non so in cosa si tradurranno i nostri dati in base all'Istituto Superiore di Sanità, ma la preoccupazione resta. I numeri che abbiamo avuto forse ci dicono che da noi la paventata terza ondata è andata. Comunque il Veneto accetterà quello che verrà indicato dai tecnici». Due settimane fa il Veneto era passato in arancione, ha aggiunto, «perché eravamo stati catalogati con rischio alto di ospedalizzazione». Adesso l'unico dato che non accenna a calare è quello dei decessi. Tant'è, per un'altra settimana sarà così. Venerdì 29 gennaio la verifica.
SCUOLA
Ieri a Marghera, durante la diretta di Zaia, un gruppo di genitori ha manifestao davanti alla sede della Protezione civile per chiedere la riapertura delle scuole in sicurezza. Vogliamo garanzie sui trasporti, sulla situazione nelle classi, sugli insegnanti», ha detto Roberta Brucoli del Movimento priorità alla scuola. Sul tema Zaia ha ribadito che la riapertura sarà solo in condizioni di sicurezza: «Noi non ce l'abbiamo con le scuole, seguiamo i piani di sanità pubblica dettati dalla Prevenzione del Veneto».
FRIULI VENEZIA GIULIA
Come il Veneto, anche il Friuli Venezia Giulia registra cali dei nuovi contagi e dei ricoveri in area medica. Nelle ultime ventiquattr'ore su 6.126 tamponi molecolari sono stati rilevati 356 nuovi contagi al Covid con una percentuale di positività del 5,81%. Sono inoltre 1.311 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 96 casi (7,32%). I decessi registrati sono 21 ai quali se ne aggiungono 2 avvenuti il 12 e 13 gennaio 2021. I ricoveri nelle terapie intensive sono 61 (giovedì 59) mentre quelli in altri reparti scendono a 669 (erano 680). I decessi complessivamente ammontano a 2.206, i totalmente guariti sono 47.437, i clinicamente guariti salgono a 1.421, mentre diminuiscono le persone in isolamento che adesso risultano essere 11.360. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 63.154 persone. Per quanto riguarda le vaccinazioni, ieri il numero delle dosi inoculate in regione è salito a 1.326 (rispetto alle 380 di giovedì), portando il totale sinora a 35.551, tuttavia ancora sotto la media registrata nelle scorse settimane, quando il numero era di circa 1.700 somministrazioni quotidiane: restano 39.655 quelle complessivamente disponibili.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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