RELIGIONE
VENEZIA Riprendere al più presto le cerimonie religiose quaresimali

Giovedì 27 Febbraio 2020
RELIGIONE
VENEZIA Riprendere al più presto le cerimonie religiose quaresimali nelle quindici Chiese del Triveneto. Il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, presidente della Conferenza episcopale del Triveneto, dall'altare maggiore di una basilica di San Marco completamente vuota, dove ha celebrato la messa delle Ceneri, ha annunciato la sua determinazione a chiedere ai pubblici amministratori la possibilità di gestire in modo condiviso gli appuntamenti liturgici, sospendendo il blocco totale. «Chiederò loro - ha affermato - che l'emergenza di questa prima settimana possa essere superata guardando alle celebrazioni che siamo disponibili anche a vivere con delle regole, con degli accorgimenti particolari. Ieri ho sentito tutti i vescovi, a uno a uno. Abbiamo rinunciato alla nostra settimana di spiritualità, che sarebbe incominciata lunedì, proprio per stare vicino alle nostre chiese, alla nostra gente, alle persone. Noi abbiamo bisogno di incontrarci, abbiamo bisogno di stare gli uni vicino agli altri e guardare l'unico Signore. Questo modo anomalo di iniziare la Quaresima possa essere accolto come un monito, una indicazione, uno sprone a recuperare quella ecclesialità che appartiene al momento della preghiera, alla liturgia, al popolo di Dio».
IL SEGNO
Il messaggio è arrivato a tutti i fedeli della diocesi: la messa di inizio cammino quaresimale è stata trasmessa in diretta su alcune televisioni private e sulla pagina social del giornale diocesano Gente Veneta. A celebrare con il patriarca erano il vicario generale Angelo Pagan e alcuni canonici di San Marco, alla presenza di tre suore e del cerimoniere. Come grido di speranza della intera comunità ecclesiale e insieme un segno pubblico, le campane di tutta la Diocesi di Venezia hanno suonato a distesa all'inizio della funzione. «Abbiamo dato alle campane, con il loro suono ha spiegato Moraglia - il compito di ricordarci visibilmente l'inizio del cammino molto anomalo di questa Quaresima 2020. Suoneranno pure domenica a mezzogiorno, anche in altre chiese del Veneto, per indicare che per la comunità cristiana non si può vivere senza il Signore. Gli antichi martiri di Abitene dicevano Senza il Signore non possiamo, la domenica è il giorno del Signore». «Nessuno di noi avrebbe mai detto di iniziare la Quaresima in questo modo ha detto ancora il patriarca -, forse il Signore vuol farci riscoprire qualcosa che davamo per scontato, qualcosa che in qualche modo era diventata non più percepita come dono, l'assemblea, la comunità, la dimensione di popolo della Chiesa».
LA PREGHIERA
Monsignor Moraglia ha ricordato in particolare i malati, i loro parenti, i medici e il personale sanitario che tanto si stanno spendendo in questo difficile momento. Quindi, al termine della messa, ha attraversato la chiesa vuota con il Santissimo in mano ed è uscito dalla cattedrale per impartire la benedizione eucaristica all'intera città: un gesto di vicinanza e solidarietà con tutta le comunità ecclesiale e civile ed in particolare con chi soffre per l'emergenza coronavirus e con i tanti parroci e fedeli che vivono in queste ore con dolore il fatto di non poter celebrare nelle consuete modalità comunitarie l'inizio del tempo di Quaresima.
Daniela Ghio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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