Rackete, polemica sulla Cassazione

Venerdì 21 Febbraio 2020
Rackete, polemica sulla Cassazione
LA DECISIONE
ROMA La Cassazione ha depositato le motivazioni con cui ha confermato il no all'arresto della comandante della Sea Wacht, Carola Rackete, che era accusata di aver forzato, il 29 giugno 2019, il blocco navale della motovedetta della Guardia di finanza per impedirle l'accesso al porto di Lampedusa. Secondo gli Ermellini avrebbe agito correttamente in base alle disposizioni sul «salvataggio in mare» perché «l'obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell'atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta quello accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro». Secondo la Cassazione è stata esclusa legittimamente la natura di nave da guerra della motovedetta perché al comando non c'era un ufficiale della Marina militare, come prescrivono le norme, ma un maresciallo delle Fiamme Gialle.
Dura la reazione della Lega. «Vuol dire che non solo il decreto sicurezza bis potrebbe essere aggirato ma vorrebbe anche dire che le leggi del Parlamento per tutelare la sicurezza nazionale potrebbero essere tranquillamente superate con una sentenza». Intanto, dopo il via libera del Senato, la Procura di Catania ha presentato alla segreteria del Gip la richiesta di fissazione dell'udienza preliminare per l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per il caso Gregoretti.
B.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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