Mille libri per la legalità da Padova a Casal di Principe

Martedì 13 Novembre 2018
Mille libri per la legalità da Padova a Casal di Principe
IL GEMELLAGGIO
PADOVA Solesino e Casal di Principe distano la bellezza di 638 chilometri. Immaginate un camion stracolmo di libri che attraversa gran parte dell'Italia da Nord a Sud per sancire un simbolico gemellaggio tra i due paesi nel nome della cultura e della legalità. Il piccolo comune padovano e lo storico feudo del clan dei Casalesi, infatti, oggi sono collegati da un ponte ideale fatto di saggi, romanzi, biografie ed enciclopedie. Sono i 1.300 volumi caricati su un grande tir nella Bassa Padovana e trasportati nel territorio campano per far nascere una biblioteca in un luogo tristemente conosciuto per il dominio della Camorra.
LA RICHIESTA
La storia è splendida perché nasce un anno fa da una lettera di una bambina di nove anni. Maria, in seconda media, viene invitata dalla propria insegnante a scrivere un messaggio ad un personaggio importante. La piccola non sceglie né cantanti né star hollywoodiane: il suo mittente è il sindaco del proprio paese. Renato Natale, questo il nome del primo cittadino, si trova sulla scrivania la dolcissima e singolare richiesta di una bimba, espressa con la genuinità che contraddistingue quell'età: «Caro sindaco, io vorrei che nel mio paese ci fosse una biblioteca dove poter leggere libri assieme ai miei amici».
Ad aprile il desiderio diventa realtà: il nuovo spazio letterario viene allestito nella sala consiliare del municipio e il merito è anche di quella mole di libri che parte dalla provincia di Padova. Primo Levi, Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia: gli autori più importanti della letteratura italiana, ma anche molti scrittori di altri Paesi, oggi riempiono gli scaffali di quella biblioteca diventata negli ultimi mesi un vero simbolo culturale.
LA MOBILITAZIONE
Il contributo padovano è nato grazie ad un'idea di Nicola Fusaro, ex assessore di Solesino, che conobbe il sindaco campano in occasione di un'iniziativa legata al contrasto della criminalità organizzata. Tornò nel proprio comune e mise in moto il Consorzio delle biblioteche padovane associate, una realtà culturale che mette assieme ben 50 Comuni della provincia tra cui alcuni importanti centri come Albignasego, Abano Terme, Este e Vigonza.
«La proposta è stata presentata al termine di una nostra assemblea dei soci ed è stata immediatamente accolta con grande entusiasmo - racconta ora Giovanni Ponchio, ex primo cittadino di Abano e oggi presidente del Consorzio -. Abbiamo fatto scattare un grande tam-tam e la nostra iniziativa si chiamava Mille libri per la legalità. La risposta delle biblioteche della zona è stata straordinaria».
LA CONSEGNA
Mille libri: sembrava un numero enorme, invece ne sono stati raccolti addirittura di più. «Abbiamo raccolto testi di ogni genere e di ogni epoca, soprattutto storici e di narrativa, grazie alla generosità di molte biblioteche - prosegue il presidente Ponchio -. La scorsa primavera io e l'ex sindaco di Solesino Roberto Beggiato siamo scesi nel Casertano: quel momento non lo dimenticheremo mai. Aver contribuito in modo decisivo alla nascita di questo spazio è stata una grande soddisfazione. Abbiamo potuto toccare con mano quella realtà e il coraggio di una parte della popolazione che non vuol aver nulla a che fare con la Camorra, nonostante la criminalità organizzata abbia sempre offerto anche posti di lavoro alla gente di quel territorio. Mi ha colpito la voglia di cambiare, di fare una vera conversione economica e culturale».
Nelle prossime settimane la biblioteca ospiterà autori di fama nazionale come Erri De Luca e Giovanni Floris. Alla base delle iniziative c'è sempre una vecchia fase di Peppino Impastato: «Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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