Jesolo, giro di vite ignorato: notti alcoliche sulle spiagge

Martedì 15 Giugno 2021
LA POLEMICA
JESOLO Un'ordinanza durissima, forse unica in Italia: niente vendita e consumo di alcol nei fine settimana dalle 16. Eppure un'ordinanza che viene ignorata, tant'è che il risultato è proprio quello che si voleva evitare: feste alcoliche in spiaggia, bottiglie tracannate a tutto spiano da centinaia di ragazzi, esibizioni nella centralissima piazza Mazzini e litorale annesso che l'amministrazione comunale e la prefettura stanno cercando di arginare in tutti i modi, finora senza riuscirci.
Jesolo vive così una sorta di incubo da cui vuole uscire a tutti i costi: ne va dell'immagine di una delle località balneari più importanti d'Italia. L'ordinanza, nel dettaglio, vieta la detenzione e il consumo su suolo pubblico di bevande alcoliche e superalcoliche in contenitori di vetro, lattine o di altro tipo acquistate anche tramite distributori automatici. Le limitazioni valgono ogni fine settimana dalle 16 fino alle 6 del giorno successivo, su tutte le piazze e le vie pubbliche dell'intero territorio comunale, arenile compreso. Dal 2 agosto poi il divieto sarà valido per tutto il mese.
Divieto aggirato nel momento in cui chi vuole ubriacarsi parte già da casa con la macchina carica. E così il problema diventano i controlli, difficili. Perché di fronte a norme tanto severe, ci vorrebbero controlli altrettanti severi e massicci.
I NUMERI
Tredici le sanzioni comminate sabato scorso, nessuna domenica con gli agenti della polizia locale però impegnati fino a tarda sera nei rilievi di alcuni incidenti stradali. Troppo poche, probabilmente, visto il caos che si crea di notte. Sull'arenile di piazza Trieste, una delle zone più calde e frequentate dai giovani, gli alcolici tra chi era disteso al sole domenica scorsa non sono mancati. Anzi, qui una compagnia di ragazzi ha perfino nascosto sulla sabbia decine di bottiglie di birra, prendendosela poi con il noleggiatore di pedalò che ha avuto la colpa di chiedere un comportamento più educato.
«Il problema è la strafottenza di queste persone riferiscono i bagnini si tratta di ragazzini che pensano di poter far tutto: di piantare gli ombrelloni sulla battigia nonostante i divieti, di ascoltare la musica a palla nonostante la presenza delle altre persone e di poter continuare a bere tranquillamente gli alcolici nonostante l'ordinanza voluta dal Comune. Siamo al paradosso che gli ospiti stanziali, nel weekend non vengono nemmeno più sulla spiaggia».
I LUOGHI DELLA MOVIDA
La situazione, non cambia di molto sulla spiaggia di piazza Mazzini, un'altra delle zone calde di Jesolo dove ogni weekend ci sono centinaia di giovani, il più delle volte difficili da gestire. Qui, per bagnini e i gestori dei chioschi, tutto diventa più complicato. Anche perché a non voler rinunciare al classico spritz sotto l'ombrellone, sono anche gli adulti, padri e madri di famiglia: aperitivo per gli adulti, gelato per i bambini. «Perché mai dovrei rinunciare all'aperitivo dice candidamente una signora io non creo problemi, ho preso casa qui vicino, se non possiamo sentirci liberi nel weekend andremo a Caorle».
Amaro il sorriso del gestore del chiosco Tio Loco, che fa di tutto per far rispettare le regole e che al banco allarga le braccia quasi rassegnato. Lanciando però la proposta di una revisione di orario per le limitazioni sulla spiaggia. «Limitare gli alcolici alle 16 è presto spiega una riflessione su questo punto va fatta». Eppure l'orario non è stato scelto a caso, coincide con l'arrivo dei gruppi di giovani residenti nei comuni limitrofi che passano le serate al mare. Quasi sempre con alcolici e super-alcolici portati da casa e le nottate trascorse sempre sulla spiaggia e la musica dei telefonini a fare da sottofondo. Con le discoteche ancora chiuse, le piazze presiediate, i giovani si piazzano in mezzo agli stabilimenti, dove sarebbe vietato, incrociandosi tra di loro tra schiamazzi, cori e alcol. Inutile provare a mandarli via. Al mattino successivo, a sistemare i bagni, sono sempre i soliti bagnini.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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