IL BOLLETTINO
VENEZIA Sono 151 i casi di positività ai test Coronavirus

Sabato 29 Febbraio 2020
IL BOLLETTINO
VENEZIA Sono 151 i casi di positività ai test Coronavirus in Veneto, secondo l'ultimo aggiornamento diffuso dalla Regione e relativo alle ore 13. Di questi, 95 sono asintomatici, 33 sono i ricoverati totali, di cui 9 in terapia intensiva. Il focolaio più grande resta quello di Vo', in provincia di Padova, con 70 casi, seguito da Treviso con 23, poi Venezia con 10, Limena con 9, Mirano con 5 e Vicenza con 3. Il precedente bollettino, quello delle ore 6, dava 133 casi. «Una situazione assolutamente sotto controllo che non rispecchia l'aspettativa esponenziale che ad ora era prevista», ha detto il governatore Luca Zaia.
IL LABORATORIO
La comunità di Vo' sarà oggetto di uno studio scientifico. L'ha annunciato Zaia: «Dopo i primi due casi di contagio a Vo' ho avanzato la richiesta di fare i tamponi a tutti i cittadini. Sembrava uno spreco. Adesso abbiamo uno studio epidemiologico eccezionale che nessuno ha al mondo e ora, con l'Università di Padova vogliamo sviluppare uno studio scientifico su questa casistica. Nessuno ha una enclave con i primi due contagiati, i contagiati positivi, l'asintomatico che diventa negativo. Abbiamo un modello su cui costruire un algoritmo, che sarà studiato in collaborazione con il professor Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Università di Padova».
A Vo' intanto hanno riaperto la tabaccheria e l'ufficio postale che sarà attivo per il ritiro delle pensioni, i pagamenti urgenti e il prelievo di contanti. Resta bloccata invece la corrispondenza.
LA MOSCHEA
A Mestre ieri mattina sono intervenuti i vigili per chiudere un locale adibito a moschea dove si stava tenendo la funzione religiosa del venerdì, con quasi 200 persone. «Molti dei partecipanti - ha fatto sapere il comando di polizia locale - erano forniti di mascherina chirurgica ma, informati della violazione per motivi di salute pubblica, si sono tutti allontanati senza protestare».
ECONOMIA
Restano le preoccupazioni per l'economia. «L'impresa veneta ha un Pil di 150 miliardi di euro: se crolla il Pil del Veneto crolla l'Italia», ha detto Zaia, ricordando che il Veneto «è letteralmente in ginocchio. «Servono - ha insistito il governatore - interventi urgenti per le imprese e una campagna mediatica potentissima a livello internazionale» per invertire questo trend «e far capire alla gente che non siamo la terra della peste». Ma per salvare l'economia del Veneto, ha aggiunto il governatore, «bisogna tornare alla normalità, anche se «non sarà sufficiente» perché questa «immagine internazionale non ce la leveremo di dosso in pochi giorni».
Lunedì mattina in una giunta straordinaria, appositamente convocata, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro approverà lo slittamento delle scadenze di Tari, Cimp e Cosap «così da non gravare sulla cittadinanza con tasse o canoni comunali in un momento così delicato per l'intera città». «Siamo riusciti - ha detto Brugnaro - a posticipare la scadenza della prima rata del 16 marzo facendola diventare concomitante con la seconda, prevista in pagamento per il 16 maggio, senza che questo comporti sanzioni o interessi».
E il consigliere regionale Luciano Sandonà ha presentato una risoluzione per invitare i rappresentanti delle istituzioni e i cittadini a prenotare da subito le vacanze nelle località turistiche venete per dare un segnale e un esempio: «Se nel resto d'Italia non ci vogliono, mostriamo orgoglio e solidarietà e aiutiamo le nostre imprese».
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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