Crisanti: «L'Oms? Baraccone da smontare e rifare»

Giovedì 11 Giugno 2020
Crisanti: «L'Oms? Baraccone da smontare e rifare»
«L'Oms dice che gli asintomatici non sono un problema per assolversi da tutti errori fatti prima. È un baraccone che va smontato e rifatto da capo». Lo ha sostenuto Andrea Crisanti intervenendo su Radio 24. Il virologo dell'Università di Padova già da febbraio si è battuto per i tamponi di massa anche per scovare gli asintomatici in grado di diffondere il virus a loro insaputa. «L'Oms è finanziato da industrie private - ha proseguito il padre della maxi-campagna di tamponi a Vo' - e da pochi Stati. Dovrebbe invece fare gli interessi di tutta la comunità mondiale. Abbiamo bisogno di una organizzazione diversa e indipendente. Trump ha fatto un errore a ritirare i finanziamenti perché l'ha resa così più vulnerabile a influenze esterne, invece l'Oms deve essere finanziata da Stati membri senza interferenze esterne».
Riguardo ai presunti ritardi sulle comunicazioni da Pechino, secondo Crisanti «è chiaro che i cinesi ci hanno somministrato solo la parte finale della curva, manca la parte esponenziale. La Cina ha mentito sull'inizio della pandemia, sul numero dei casi, sulla mortalità e sugli asintomatici. Una totale mancanza di trasparenza». E anche per questo l'Italia si è trovata impreparata. Non solo: «C'è stata un po' di presupponenza anche da parte nostra pensando di essere più bravi dei cinesi». E la Lombardia è andata in crisi: «Ha pensato che fosse un'influenza, ma ha sbagliato l'impostazione perché l'epidemia si combatte sul territorio, non con i ricoveri come influenza stagionale. Nessuno era preparato e non c'era cultura epidemiologica».
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