Credito veneto, al via l'Osservatorio: «Attenti, il peggio deve ancora venire»

Sabato 21 Aprile 2018
Credito veneto, al via l'Osservatorio: «Attenti, il peggio deve ancora venire»
L'INIZIATIVA
Un osservatorio, una sorta di cabina di regia, sul problematico futuro del credito veneto dopo i crac di Popolare Vicenza e Veneto Banca. È l'esito del vertice di ieri in Prefettura a Venezia organizzato dal senatore del Pd, Andrea Ferrazzi, tra una rappresentanza delle associazioni dei risparmiatori e degli azionisti traditi, il prefetto, Carlo Boffi, il direttore della sede lagunare della Banca d'Italia, Paolo Ciucci, presenti i deputati di FI Dario Bond e Raffaele Baratto. I tre parlamentari veneti sono anche al lavoro per dare vita ad un gruppo interparlamentare sulle banche.
«Ho proposto la costituzione di un Osservatorio veneto guidato dal prefetto - ha detto Ferrazzi al termine - con la presenza di Banca d'Italia e degli altri soggetti la cui partecipazione è importante. Sia il prefetto sia il direttore Ciucci hanno dato ampia disponibilità. A maggio si costituirà il primo tavolo». Quali saranno i compiti dell'Osservatorio? «Dovrà sovrintendere e indirizzare la questione banche, dal decreto per la costituzione del Fondo per i risparmiatori azionisti, già votato in Finanziaria, al dramma delle famiglie e delle imprese venete che si vedono recapitare dalle banche in questi giorni ordini di rientro ingestibili».
Da parte sua, Bond ha osservato che «il peggio deve ancora venire. Il tema del credito per le nostre famiglie e le nostre imprese è ancora caldissimo - ha aggiunto - Presto potrebbero partire circa 287mila esecuzioni, una massa tale da stravolgere l'economia regionale. Il mondo della politica deve difendere i veneti e il mondo delle imprese venete, a rischio c'è la loro sopravvivenza e la loro stessa vita». Stato e Regione, per Bond, devono fare la loro parte: «Il fondo istituito nella scorsa legislatura va finanziato e potenziato, deve partire il prima possibile».
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