VICENZA - «Un momento denso di significato che rimarrà nei cuori dei vicentini». Dopo l'ospedale, il santuario.
Dal San Bortolo alla basilica di Monte Berico, le notti vicentine si vestono del tricolore. In tempi di Covid-19, la città si è riunita simbolicamente attorno a due dei suoi luoghi simbolo.
Il 19 aprile, fino a mezzanotte, 2 proiettori hanno illuminato il santuario mariano di bianco rosso e verde. Presenti all'evento, tra gli altri, il sindaco Francesco Rucco, l'assessore Silvio Giovine e il priore della comunità dei Servi di Maria, padre Carlo Rossato. Un'iniziativa coordinata da Comune e Vgest srl di Villa Bonin «per dare speranza - ha detto il primo cittadino - di una ripartenza veloce che dia respiro a Vicenza, al paese e al mondo».
Qualche giorno prima, la bandiera italiana aveva acceso la facciata principale dell'ospedale berico, quella verso via Rodolfi. Artefice, ancora una volta, il Comune che, con la collaborazione di Arcigay, aveva voluto «dire grazie a medici, infermieri, operatori in prima linea contro il coronavirus e ricordare chi non ce l'ha fatta».
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