Pfas, disegno di legge per ridurre o annullare l'immissione nell'ambiente: iter avviato con unanimità al Senato

Venerdì 18 Febbraio 2022
Disegno di legge su Pfas, procede iter

VICENZA/PADOVA - «La Commissione ambiente del Senato ha deciso all'unanimità di incardinare la proposta di legge che si occupa dei Pfas. Sappiamo che queste sostanze provocano danni alla salute molto gravi, come cancro della mammella, cancro del rene, malattie della tiroide, ipertensione in gravidanza, colite ulcerosa, aumento del colesterolo e molte altre. E' stato dimostrato come i Pfas, che si trovano nelle acque di scarico dell'industria e nelle acque potabili, entrano nell'organismo umano soprattutto attraverso il cibo e l'acqua e tendono a bioaccumularsi nei tessuti» spiegano in una nota i senatori veneti Barbara Guidolin, eletta nel Bassanese, e Giovanni Endrizzi, padovano.

Il disegno di legge quindi va avanti con unanimità di consensi.

«Il disegno di legge a prima firma della collega Vilma Moronese, presidente della Commissione ambiente del Senato,  mira a ridurre, e se possibile annullare, l'immissione nell'ambiente attraverso gli scarichi di sostanze poli e perfluoroalchiliche. Prevede inoltre un periodo transitorio di adeguamento alle misure di regolamentazione degli scarichi di acque reflue industriali per gli impianti già autorizzati» aggiungono i due senatori del M5S. 

«Sappiamo come l'inquinamento da Pfas abbia brutalmente colpito il Veneto, in modo subdolo ed invisibile, mascherato dietro alle parole progresso e benessere, per questo ribadiamo con forza come questo tipo di modernizzazione distruttiva - concludono Guidolin e Endrizzi -, inquinante, nonché lesiva del diritto della salute dei cittadini, non sia più giustificabile. L'esame in Commissione della proposta di legge che tratta i Pfas, voluto da tutte le forze politiche, è un segnale di attenzione per la salute dei cittadini e per la tutela dell'ambiente, recentemente inserita nella nostra Costituzione, affinché quanto accaduto in Veneto non si ripeta in altri luoghi d'Italia».

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