Cartigliano. Palazzo danneggiato da un incendio: i condomini non ricevono il risarcimento e dovranno anche pagare un decreto ingiuntivo

Mercoledì 4 Ottobre 2023
Palazzo danneggiato da un incendio: i condomini non ricevono il risarcimento e dovranno anche pagare un decreto ingiuntivo (foto d'archivio)

CARTIGLIANO (VICENZA) - "Oltre al danno, la beffa": è quello che verrebbe da pensare per la vicenda degli inquilini del condominio “Alfa” che lo scorso 3 aprile aveva preso fuoco e che, a oggi, non hanno ottenuto neanche un euro dall'assicurazione.

Alcuni di loro erano anche finiti in ospedale.

Nello stabile, quattro piani fuori terra e il sottotetto, a mezzogiorno, era scoppiato un furioso incendio da uno degli appartamenti per cause elettriche. Le fiamme, divampate dal soggiorno, si sono presto propagate anche alle altre stanze dell’alloggio e il fumo ha invaso pure il vano scala, l’ascensore e gli appartamenti vicini mettendo a rischio l’incolumità di chi si trovava al loro interno, oltre a causare ingenti danni materiali.

I condomini ora rischiano inoltre di vedersi arrivare un decreto ingiuntivo dall’impresa che è intervenuta, nonostante l’immobile sia regolarmente assicurato, i lavori di ripristino siano stati già effettuati e fatturati e il danno sia stato già da tempo concordato con i periti della compagnia.

Dopo essere rientrati nelle proprie abitazioni, si è accertato - come riporta Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini - che il condominio fosse regolarmente assicurato per i danni da incendio.

In un primo momento il Pubblico Ministero della Procura berica aveva chiesto subito di archiviare la notizia di reato a carico degli affittuari dell’appartamento da cui si era innescato il rogo, chiaramente accidentale, e il Gip aveva poi prontamente accolto l’istanza, firmando il decreto di archiviazione il 12 maggio.

«La garanzia condominiale interviene sia sulle parti comuni sia sugli appartamenti, salvo laddove i singoli proprietari abbiano stipulato per proprio conto una loro polizza - spiega Studio 3A - Nello specifico, peraltro, tra quanti avevano siglato una loro polizza vi erano anche gli affittuari dell’alloggio da cui sono partite le fiamme, che lo hanno assicurato anche per i danni verso terzi con Allianz, nei confronti della quale pertanto tutte le altre compagnie interessate, compresa Tua, potranno poi rivalersi».

Studio3A si è dunque interfacciato con la compagnia di assicurazione condominiale, Tua, per arrivare a una corretta stima e liquidazione del danno e contemporaneamente è stata incaricata un’impresa per effettuare tutti gli interventi di bonifica e riparazione necessari, in primis alle parti comuni, come quelli sull’ascensore o sugli impianti elettrici. Il tutto è stato quantificato in 68.170 euro come danni da risarcire.

«Ma a due mesi di distanza, Tua non onora il contratto - aggiungono gli avvocati - e l’unica e inconcepibile giustificazione che la compagnia ha addotto è che starebbe aspettando, evidentemente per esercitare la rivalsa su di essi, l’esito di un fantomatico procedimento penale in capo agli affittuari dell’appartamento da cui si è originato il rogo, che non esiste essendo stato già da tempo archiviato il fascicolo. Questioni e futuri rapporti con altri soggetti o tra compagnie non possono essere messe in conto e avvenire “sulla pelle” degli assicurati - concludono - mettendoli in gravi difficoltà, come sta accadendo».

Senza l’indennizzo dell’assicurazione, non c’è dunque modo di pagare il decreto ingiuntivo che sta per piovere su "Alfa" da parte dell’impresa che ha realizzato gli interventi.

Ultimo aggiornamento: 21:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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