VERONA - Nonostante l'emergenza Covid sono ripresi in questi giorni gli scavi archeologici nella Villa romana delle Cortesele, a Negrar di Valpolicella (Verona), nota come "Villa dei Mosaici".
«È anche una bella storia di rapporto tra pubblico e privato con i proprietari, molto disponibili a farsi carico molto generosamente per consentire la funzione alla comunità di un bene così prezioso», ha osservato Franceschini. L'intervento di scavo, infatti, è ripreso grazie a un accordo di parternariato pubblico-privato tra la Soprintendenza e i proprietari dei terreni, l'Azienda Agricola 'La Villà di Matteo e Simone Benedetti e la Società Agricola Franchini. Un ulteriore finanziamento, del ministero della Cultura e del Bacino Imbrifero Montano dell'Adige, hanno consentito di riprendere lo scavo in estensione, che è in corso anche grazie al protocollo d'intesa per lo studio e la valorizzazione del sito stipulato con l'Università di Verona, Dipartimento di Culture e Civiltà. «È un modello - ha aggiunto Franceschini - che potremo suggerire in altri casi: senza ricorrere agli strumenti che la legge attribuisce per tutelare il patrimonio archeologico, abbiamo ottenuto gli stessi obiettivi di salvaguardia e fruibilità del patrimonio attraverso un percorso condiviso, come è avvenuto in questo caso. È un sito archeologico importante, farò il mio possibile per valorizzarlo ancora meglio», ha concluso.