Frode nel settore carburanti: imprenditori scoperti, sequestro beni per 100 milioni

Venerdì 6 Novembre 2020
Frode nel settore carburanti: imprenditori scoperti, sequestro beni per 100 milioni
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VERONA  - L'Agenzia delle Dogane e Monopoli di Verona ha sequestrato ad imprenditori scaligeri beni per oltre 100 milioni di euro nell'ambito di un'indagine sulle frodi nel settore dei carburanti. Gli accertamenti si sono infatti accentrati su operatori commerciali di prodotti energetici stabiliti nel veronese che si sarebbero resi responsabili di frodi di diversa natura.

Nel dettaglio, l'analisi dei rischi fatta dagli uomini dell'Agenzia ha consentito di individuare una società creata da imprenditori scaligeri che, dichiarando fittiziamente la propria sede all'estero, dal 2017 al 2020 ha commercializzato in Italia ingenti quantità di carburante.

L'utilizzo di società «cartiere» e la contabilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti ha consentito alla società di realizzare profitti illeciti per svariati milioni di euro e indebiti crediti Iva per circa 4 milioni. Sulla base degli accertamenti svolti il Tribunale di Verona ha emesso un decreto di sequestro preventivo con il quale i funzionari dell'Agenzia sono stati delegati all'esecuzione sul territorio nazionale del sequestro di conti correnti, immobili, terreni, partecipazioni societarie e auto per un importo complessivo di 49.317.331,62 euro.

Inoltre, nel corso dell'ultimo mese, i funzionari in coordinamento con i coleghi delegati dalla Procura di Pisa, hanno accertato la commercializzazione di 900.000 litri di carburante qualitativamente alterato ottenuto mediante la miscelazione di piccole quantità di gasolio con altro prodotto petrolifero qualificato come olio lubrificante e introdotto in deposito mediante documentazione falsa. La condotta fraudolenta ha consentito l'evasione di accisa pari ad 555.660 euro .Sempre nello stesso periodo, è stata riscontrata l'ulteriore responsabilità nell'evasione da parte dei due depositi qualificati come «destinatario registrato» con sede nel veronese. Così il Tribunale scaligero ha emesso un ulteriore sequestro preventivo per 79 milioni di euro.

Ultimo aggiornamento: 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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