Verona. Difende la collega, cameriere pestato dai clienti: «Necessaria la chirurgia plastica per restituirgli il volto di prima»

Lunedì 10 Aprile 2023 di Redazione web
Aggressione al Ristorante Maffei di Verona. Difende la collega, cameriere pestato dai clienti

VERONA - «Scene da far west, nessuno si sarebbe aspettato niente del genere»: lo dice un collega di Cristian, il responsabile di sala del Ristorante Maffei di Verona, rimasto vittima di un pestaggio la sera di martedì 4 aprile solo per aver difeso una sua collega mentre serviva ai tavoli.

Il cameriere, come riportano i giornali locali, è stato preso a pugni e colpito con un centrotavola che gli è stato lanciato addosso. Ha riportato un vistoso taglio sotto l'occhio destro e un livido all'occhio.

L'aggressione

Dopo l'aggressione, il caposala è stato sottoposto a un'operazione al setto nasale - con anestesia totale. La prognosi è di 30 giorni, salvo complicazioni. L'aggressione è avvenuta la sera successiva alla chiusura dell'appuntamento fieristico di Vinitaly. Un gruppo formato da 18 persone si è fermato a cena al Ristorante Maffei. La comitiva avrebbe avuto un atteggiamento scortese e sopra le righe per tutta la sera, soprattutto nei confronti di una cameriera. «Gli avventori erano un po' esagitati» dice il collega di Cristian, «lui gli aveva solo chiesto di calmarsi». Il caposala si sarebbe lamentato soprattutto perché alcuni componenti della comitiva avrebbero mortificato un'altra dipendente. A quel punto «hanno iniziato a mettergli le mani addosso - racconta - gli hanno tirato due pugni». Nella colluttazione una ragazza del gruppo avrebbe anche preso un vasetto che era sul tavolo lanciandolo contro il cameriere. La situazione è degenerata soprattutto quando la comitiva si è alzata per pagare il conto. Il caposala ha fatto notare a uno di loro l'atteggiamento inopportuno nei confronti della collega, ma per tutta risposta è stato colpito da un violento pugno al volto. Nel parapiglia che ne è seguito è stato raggiunto da un centrotavola lanciato da una giovane. La donna, di 26 anni, sarebbe stata già denunciata per lesioni, mentre sono in corso le indagini per identificare l'uomo che ha sferrato i pugni - presumibilmente il fidanzato della 26enne - e un secondo uomo. 

Le indagini

La Polizia ha già chiuso nel frattempo il cerchio attorno agli aggressori: il personale delle Volanti ha già identificato la donna di 26 anni che ha preso parte all'azione, residente a Guidonia, in provincia di Roma, che è stata denunciata per lesioni. La sua individuazione è stata resa possibile attraverso le immagini delle telecamere del ristorante fornite dal titolare e il loro confronto con le foto sui social. Le indagini, ora nelle mani della squadra mobile, stanno portando a identificare anche l'uomo, sempre di Guidonia, che ha colpito il cameriere per primo e che sarebbe fuggito.

La testimonianza

Il collega di Cristian, che preferisce restare anonimo, sottolinea che la serata si era presentata «difficile» sin dall'inizio, proprio per la presenza, sin troppo rumorosa, della comitiva, divisa in due gruppi ripartiti in due tavolate nella cantina del locale. Il Mafferi è noto a Verona per la presenza di alcuni resti romani a vista e per custodire centinaia di bottiglie pregiate di vino.

Complice probabilmente qualche bicchiere di alcol di troppo, la comitiva aveva spostato delle magnum molto costose dagli scaffali. Non contenta, aveva iniziato a importunare con frasi sessiste una cameriera, costretta a chinarsi a terra per raccogliere un piatto di pasta volato sul pavimento. A tutti era stato chiesto, con garbo, di moderarsi, ma al momento dell'uscita la situazione è precipitata. «Discutevo con calma con un giovane di una tavolata che aveva dato fastidio per tutta la cena - ricorda Cristian - .All'improvviso mi ha colpito».

Il cameriere è stato raggiunto da almeno un pugno ed è finito a terra. Quando si è rialzato è stata proprio la ragazza ad accanirsi nuovamente con lui, spaccandogli un centrotavola sul naso. Le volanti, intervenute immediatamente, sono riuscite ad identificare la donna e le due figlie, oltre ad un adulto. Nel frattempo Cristian è stato trasportato all'ospedale Borgom Trento dove venerdì è stato sottoposto ad un primo intervento per la ricostruzione del setto nasale e gli sono stati applicati tre punti di sutura al sopracciglio, con prognosi di 30 giorni. Sarà necessaria una seconda operazione di chirurgia plastica per restituirgli il volto di prima. È ancora incredulo Luca Gambaretto, titolare del Maffei, che si trovava in quel momento alla cassa: «Non te lo aspetti in un posto così: non è mai
successo prima - ripete - davvero una cosa folle».

Ultimo aggiornamento: 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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