FELTRE - Avrebbe abusato di due donne a distanza di 15 giorni: condanna quasi raddoppiata in appello. Si è concluso così mercoledì, 5 aprile, a Venezia il processo che vedeva alla sbarra con l'accusa un bidello G.G. di 64 anni di una elementare del Feltrino: con una sentenza passata da due anni di reclusione del primo grado a 3 anni e mezzo del secondo. Va premesso subito che le violenze nulla hanno a che fare con l'ambiente scolastico. I fatti contestati risalgono al 2013 quando l'uomo si sarebbe reso responsabile di violenza sessuale e lesioni a due donne, ovvero la sua ex e l'amica di lei.
LA VICENDA
I fatti risalgono al gennaio 2013, periodo in cui il bidello e la fidanzata si erano lasciati.
LA PRIMA SENTENZA
Il processo di primo grado si celebrò di fronte al tribunale di Belluno: la ex dell'uomo era costituita parte civile con l'avvocato Martino Fogliato, l'amica con l'avvocato Roberta Resenterra. Il pm Simone Marcon aveva chiesto la condanna a 6 anni e 6 mesi per le due violenze sessuali sottolineando come l'uomo fosse «rude, privo di freni dai forti appetiti sessuali» e come si fosse approfittato di donne con l'aggravante della minorata difesa visto che avevano problemi di depressione. Il collegio presieduto da Antonella Coniglio, con a latere Elisabetta Scolozzi e Cristina Cittolin, aveva condannato l'uomo a 2 anni per l'aggressione all'amica a cui aveva portato olio e arance. I giudici lo avevano anche condannato al risarcimento danni per 5mila euro. Per l'altro episodio, però, quello alla ex fidanzata, lo avevano assolto «perché il fatto non sussiste». Nelle motivazioni è emerso che il tribunale aveva ritenuto che il rapporto c'era stato, ma forse l'uomo aveva mal interpretato il consenso, visto che tra i due c'era una relazione.
PROCESSO BIS
In Corte d'appello a Venezia la ex fidanzata è stata risentita a porte chiuse, assistita dall'avvocato Martino Fogliato, e non ci sono stati più dubbi: anche quella donna avrebbe subito violenza. La Procura generale ha quindi chiesto 6 anni per le due violenze. Il processo-bis si è concluso mercoledì con la sentenza di condanna a 3 anni e 6 mesi per entrambi gli episodi. L'uomo è stato anche condannato a risarcire la ex fidanzata con 10mila euro.