Un gioiello da 1.200 metri quadrati disposti su tre piani all'interno di una villa, a San Pietro in Cariano nel cuore della zona di produzione dell'Amarone classico. Giancarlo Aneri, insieme ai figli Alessandro e Stella, ha voluto farsi un regalo per festeggiare il venticinquesimo compleanno della sua casa vinicola: una nuova cantina dove affinare il suo prestigioso rosso.
PERSONAGGI
Oltre naturalmente a comparire sulla tavola di personaggi dello spettacolo, della cultura o dello sport, nonché di ristoranti e alberghi di elevata rinomanza, da Cipriani a Cracco.
Era il novembre 1997 quando, dopo una ventennale carriera da top manager alla Ferrari di Trento, Giancarlo Aneri ha deciso di mettersi in proprio nel settore: ha accompagnato il boom del Prosecco («Vino italiano per eccellenza, un prodotto che tutti ci invidiano perché nasce in una zona delimitata e non ha eguali al mondo»), puntando anche sul bio, poi allargare progressivamente la gamma, compresi sconfinamenti nel mondo dei distillati e dei liquori e del caffè. «Rimanendo però sempre fedele ad un credo: produzione di grande qualità, anche se limitata», come spiega l'imprenditore che ama dedicare i suoi vini a figli e nipoti. Nel corso degli anni sono nati così il Pinot Bianco, il Pinot nero e, soprattutto, l'Amarone, oggi a circa dodicimila bottiglie all'anno: il nuovo progetto rafforza, appunto, la presenza di Aneri in questo segmento di eccellenza dei grandi rossi.
La cantina - che potrà anche essere visitata dagli appassionati - è stata inaugurata nelle settimane scorse, in concomitanza dei 25 anni di attività, senza particolari cerimonie, solo con un brindisi in famiglia, per scelta del fondatore stesso, che, pure, è considerato un principe del marketing.
M.Z.