VENEZIA - Pi degli amministratori comunali, sono gli operatori turistici di Eraclea Mare (Venezia) a non volere un incremento dei nudisti sulla spiaggia del Mort. L’argomento il solito: la spiaggia di Eraclea Mare ha un target familiare basato su ambiente e tranquillità.
«I miei ospiti - spiega Natalino Ostan, albergatore presidente del Gestur - quando vanno al Mort lo fanno per scoprire l’orchidea selvatica o per osservare qualche animale. Qualora ci fossero i nudisti in non ci andrebbero più. C’è quindi da scegliere o turismo per famiglie o turismo per i nudisti. A questo proposito noi operatori confidiamo molto sulle preoccupazioni espresse nei confronti del fenomeno nudisti al Mort da parte dall’avvocato Barel, rappresentante della proprietà Valle Ossi. In occasione della sigla del protocollo d’intesa con Confartigianato e Confacommercio per favorire gli interventi delle aziende locali, l’avvocato Barel ha sostenuto che il progetto da 400 milioni di euro d’investimento, con campo da golf di 60 ettari, guarda al grande turismo internazionale come porta di Venezia. Non tanto nel nome di Jesolo ed Eraclea quanto offrire un punto di riferimento d’élite per Venezia a chi ha la barca e chiede un alloggio adeguato. E da questo punto di vista si guarda certamente anche ai russi, non però ai nudisti quanto ai miliardari».
«Ecco quindi - conclude Ostan - che nel recintare la proprietà di Valle Ossi, posta a Nord della laguna, l’accesso via terra alla spiaggia del Mort verrebbe controllata e interdetta costringendo l’arrivo solo via mare».
«Sono pienamente d’accordo - sostiene Roberto Ongaro, presidente degli albergatori - nel difendere Eraclea Mare come spiaggia per famiglie. Io non ho niente contro i nudisti, ma contro tutto quel fenomeno di trasgressione che si portano dietro. E da questo punto di vista non capisco il sindaco di Jesolo Calzavara che sembrava entusiasta del progetto Valle Ossi, un progetto di turismo d’élite che esclude i nudisti».
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 16:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA «I miei ospiti - spiega Natalino Ostan, albergatore presidente del Gestur - quando vanno al Mort lo fanno per scoprire l’orchidea selvatica o per osservare qualche animale. Qualora ci fossero i nudisti in non ci andrebbero più. C’è quindi da scegliere o turismo per famiglie o turismo per i nudisti. A questo proposito noi operatori confidiamo molto sulle preoccupazioni espresse nei confronti del fenomeno nudisti al Mort da parte dall’avvocato Barel, rappresentante della proprietà Valle Ossi. In occasione della sigla del protocollo d’intesa con Confartigianato e Confacommercio per favorire gli interventi delle aziende locali, l’avvocato Barel ha sostenuto che il progetto da 400 milioni di euro d’investimento, con campo da golf di 60 ettari, guarda al grande turismo internazionale come porta di Venezia. Non tanto nel nome di Jesolo ed Eraclea quanto offrire un punto di riferimento d’élite per Venezia a chi ha la barca e chiede un alloggio adeguato. E da questo punto di vista si guarda certamente anche ai russi, non però ai nudisti quanto ai miliardari».
«Ecco quindi - conclude Ostan - che nel recintare la proprietà di Valle Ossi, posta a Nord della laguna, l’accesso via terra alla spiaggia del Mort verrebbe controllata e interdetta costringendo l’arrivo solo via mare».
«Sono pienamente d’accordo - sostiene Roberto Ongaro, presidente degli albergatori - nel difendere Eraclea Mare come spiaggia per famiglie. Io non ho niente contro i nudisti, ma contro tutto quel fenomeno di trasgressione che si portano dietro. E da questo punto di vista non capisco il sindaco di Jesolo Calzavara che sembrava entusiasta del progetto Valle Ossi, un progetto di turismo d’élite che esclude i nudisti».
