VENEZIA - Nella "festa del rigore" a Venezia gioisce solo il Sassuolo, che espugna il Penzo per 4-1 (3 penalty a favore) e inguaia la squadra di Zanetti, un pareggio e due sconfitte nelle ultime tre partite.
Il tecnico Zanetti aveva chiesto ai suoi di dare tutto - «voglio vederli uscire con i crampi» aveva detto alla vigilia - e invece è parso un Venezia troppo rinunciatario, almeno nel primo tempo. Troppo comunque il divario tecnico tra le due squadre, grazie ai fari accesi di Berardi e Raspadori che, su tutti, hanno illuminato il gioco dei neroverdi. Il secondo tempo è stato più combattuto, ma ormai la partita si era incanalata e il Sassuolo ha portato a casa 3 punti per scalare la classifica. Il Venezia dovrà lottare e proporre qualcosa di più se vuole pensare di rimanere in serie A. Parte il primo tempo e il Sassuolo è subito in gol, con una percussione di Raspadori che entra in area, finta per mettere a sedere Svoboda, e fa secco Romero. Al 16' il primo episodio discutibile, per scarso tempismo aribtrale: Aramu tocca di mano sugli sviluppi di una punizione, Pairetto lascia correre, salvo fermare il gioco oltre 1' dopo richiamato dalla Var. È rigore, che Berardi segna calciando a fil di palo. I lagunari cercano di offendere e al 19' c'è un contatto dubbio su Henry, per l'arbitro è tutto regolare. Al 28' altro episodio: Kyriakopoulos parte dal limite della sua area e dalla trequarti apre a Berardi che scatta, Romero cerca la palla, l'attaccante si frappone e viene spinto leggermente. Ma basta a Pairetto per fischiare il rigore, che Raspadori segna tirando centrale.
Il Venezia arriva al punto grazie a un'incornata di Henry su cross da destra di Mateju dopo uno scambio in velocità con Okereke. E proprio il nigeriano allo scadere è pericoloso ma non affonda. La seconda parte di gara inizia con un Venezia diverso, che si procura occasioni con Mateju, che calcia a botta sicura su assist di Henry, ma si fa ribattere il tiro in angolo da Ferrari. Fioccano occasioni da una parte e dall'altra. Il Venezia ci prova di più mettendo agonismo e corsa, ma il Sassuolo rimane in controllo. Al 25' Raspadori in area finta e salta Svoboda che cade in scivolata e lo aggancia. È ancora rigore, che Berardi segna al 26' cambiando angolo. Al 38' episodio dubbio, con Ayhan che va a contatto con Nsame, l'arbitro fa proseguire scatenando l'ira di Zanetti. Passa però un minuto di gioco, il direttore di gara viene ancora richiamato alla Var e aggiudica il rigore per i lagunari. Aramu prende la palla, calcia angolato ma Consigli si stende bene e para.