VENEZIA - Mobbizzato a lavoro, chiama in causa l’azienda per i danni patiti, anche sul fronte della vita sessuale. Lo stress subito in ufficio, infatti, gli avrebbe causato, oltre a un "disturbo depressivo", pure un "disturbo del desiderio sessuale ipoattivo". Questa la vicenda ricostruita da un dipendente di un’azienda pubblica del Veneziano che si è rivolto al Tribunale del lavoro. Il fascicolo è sul tavolo del giudice Coppetta che ha già iniziato a ascoltare i testimoni delle due parti. La sentenza è attesa per il prossimo anno.
Nel corposo ricorso, il dipendente ricostruisce gli ultimi cinque anni di lavoro nell’azienda, dove sarebbe stato oggetto di una lunga serie di condotte persecutorie e ostili da parte dei diretti superiori. Rimproveri senza fondamento, richiami pretestuosi, accuse ingiuste, che avrebbero alimentato un clima di sospetto attorno al dipendente anche da parte dei colleghi...
Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 12:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nel corposo ricorso, il dipendente ricostruisce gli ultimi cinque anni di lavoro nell’azienda, dove sarebbe stato oggetto di una lunga serie di condotte persecutorie e ostili da parte dei diretti superiori. Rimproveri senza fondamento, richiami pretestuosi, accuse ingiuste, che avrebbero alimentato un clima di sospetto attorno al dipendente anche da parte dei colleghi...