VENEZIA - Due terminal crocieristici, uno a Venezia e un secondo a Marghera. Se non ci saranno sorprese nell’esercizio dei diritti di prelazione delle quote ora passate in mano a Veneto Sviluppo, Venezia Investimenti intende percorrere una strada che porti beneficio alle proprie casse e tenga al top l’offerta turistica delle crociere su Venezia ma con una variante: scegliere Marghera e il canale dei Petroli per non perdere il mercato delle navi al di sopra delle 96mila tonnellate, cioè i grattacieli di ultima generazione a cui è vietato transitare per il bacino di San Marco e arrivare alla stazione marittima, terminal a cui sarà destinato il traffico minore, meno impattante e quindi tollerabile dalla Laguna.
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