Covid alla scuola elementare: primo cluster della variante inglese nel veneziano

Martedì 16 Febbraio 2021 di Nicola Munaro
Covid alla scuola elementare: primo cluster della variante inglese nel veneziano

MESTRE - Sette alunni e un’insegnante di una classe della scuola elementare Fratelli Bandiera di Malcontenta: è questo il primo cluster di variante inglese nel Veneziano, dove fino a ieri pomeriggio erano stati trovati dei singoli casi ma non si era mai verificato un focolaio della variante B.1.1.7 che presenta una differenza nella trasmissibilità del contagio rispetto alla normale infezione da coronavirus.

Questo mentre è caccia aperta anche alle altre due varianti, quella brasiliana e quella sudafricana delle quali non c’è ancora traccia nel Veneziano.

A confermare il cluster all’Ulss Serenissima - che ha deciso di approfondire gli esami per la ricerca della variante inglese all’interno del monitoraggio coordinato dalla Regione - sono i risultati dell’indagine dell’istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova, a cui l’Azienda sanitaria ha affidato i tamponi risultati positivi tra quelli eseguiti settimana scorsa sugli alunni della Fratelli Bandiera, dove si era presentato un caso di Covid-19. I tamponi della classe di Malcontenta infatti sono stati inseriti tra i campioni positivi che la Serenissima ha trasmesso a Padova di quei soggetti che si sono infettati nonostante avessero già ricevuto il vaccino, delle case di riposo nelle quali si sono verificati casi di reinfezione di ospiti già negativizzati, dei soggetti in arrivo da altri paesi nei quali è già scoppiata l’incidenza delle varianti, degli immunocompromessi positivi ricoverati da tempo e - come nel caso della Fratelli Bandiera - di persone coinvolte in cluster. E dal laboratorio di Padova è arrivata la notizia: non solo è stata scoperta la presenza della variante inglese nel Veneziano, ma è stato trovato un primo cluster, nella scuola al confine con Mira. 

Avuta la conferma, l’Ulss 3 ha avvisato il referente Covid della scuola, da protocollo incaricato di avvertire le famiglie degli interessati facendo così scattare il protocollo e il monitoraggio, più stringente rispetto a una normale malattia Covid-19.  Come prima cosa si allarga lo spettro dell’indagine epidemiologica per individuare i contatti, anche aumentando l’indagine di tracciamento dei contatti tornando indietro nel tempo di due settimane, rispetto alle canoniche quarantotto ore. Poi vengono eseguiti tamponi di monitoraggio con una tempistica diversa e più ampia, che aumenta il periodo in cui il soggetto infetto dalla variante inglese è mantenuto sotto controllo, allo stesso modo anche la quarantena dei contatti dei positivi non si interrompe al decimo giorno ma prosegue fino al quattordicesimo. Al momento nel territorio dell’Ulss 3 sono 6 i focolai di coronavirus nelle scuole: in totale ci sono 61 classi con almeno un caso di positività. Sono 68 gli alunni contagiati (che hanno portato in quarantena altri 623 colleghi di classe) e 11 dipendenti della scuola (docenti e personale Ata) che hanno costretto a casa altri 48 insegnanti. Il grado di scuola più colpita è quello dell’infanzia (19 casi) seguito da elementari e medie (15 classi positive a testa) e dalle superiori, rientrare in presenza da due settimane e con 11 casi all’attivo. Un solo caso alla scuola serale. E la scuola è intanto pronta ad un’altra importante novità. Sfruttando le dosi del vaccino AstraZeneca conservate alla farmacia all’Angelo di Mestre, entro settimana l’Ulss 3 è pronta a iniziare la somministrazione del siero agli insegnanti under55. Il programma è in via di definizione così come la chiamata dei professori, che dovrebbe comunque ricalcare la modalità messa in pratica a settembre quando, attraverso l’iscrizione volontaria a un forum on-line, gli insegnanti potevano prenotare il test sierologico necessario per far rientro in classe il 14 settembre. 

Ultimo aggiornamento: 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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