Cocktail di acque benedette:
la truffa arriva anche a Venezia

Martedì 11 Marzo 2014
Lourdes
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VENEZIA - Ci sono anche alcuni veneziani sia fra gli accusati sia fra le vittime di una truffa con acqua benedetta proveniente dai santuari di Lourdes, Fatima e Medjugorje. Il sostituto procuratore di Ancona Giovanna Lebboroni ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque persone nell'inchiesta sulle false cure con un cocktail di quelle acque.



L'udienza preliminare davanti la gup Paola Moscaroli si terrà il 25 marzo: imputati la biologa Enza Maria Ciccolo, indagata per le presunte cure nel suo studio Giba a Svarchi di Numana (Ancona), la figlia Cinzia Valente e altri tre collaboratori (Vittoria Semenza, Teonisto Alabò e Mariangela Di Cagno) delle filiali di Milano, Venezia e Bari. Tutti gli imputati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.



Nel 2012 i carabinieri del Nas misero i sigilli a quattro locali e a un laboratorio dove venivano preparati i flaconi di acqua da rivendere ai pazienti, e sequestrarono 4mila fiale per un valore di circa 3 milioni di euro. Nel procedimento sono individuate 27 parti offese tra cui gli Ordini dei medici di Ancona, Bari e Venezia. La Ciccolo sostiene invece di non aver mai fatto promesse di questo genere bensì di aver aiutato solo le persone a ritrovare l'equilibrio attraverso le particolari frequenze delle acque sante.
Ultimo aggiornamento: 20:05

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