VENEZIA - Aeroporto bloccato per uno sciopero improvviso e non autorizzato.
La protesta è iniziata alle 18 di ieri sera quando tutti i sindacalisti impegnati nella trattativa con due dei tre handler che operano al Marco Polo sono usciti annunciando che la situazione non si sbloccava. Quando anche i dipendenti del terzo handler si sono uniti a tutti gli altri, si è compresa la portata dell’azione e si è capito che, pur essendo dipendenti di società private, possono paralizzare l’intero scalo.
L’handler si occupa dei servizi a terra per compagnie aeree e passeggeri: gestisce dai tacchi (gli zoccoli che si mettono dietro alle ruote quando l’aereo parcheggia in una piazzola di sosta) ai check in, dai bagagli al trasporto dei passeggeri dall’aereo all’aerostazione e viceversa. In buona sostanza hanno in mano il cuore dell’aeroporto.
Pochi minuti dopo le 18 hanno incrociato le braccia limitandosi a posizionare i tacchi agli aerei appena atterrati e a trasportare con i bus i passeggeri fino all’aerostazione. Niente rifornimento di carburante, niente scarico bagagli e di conseguenza nemmeno il carico per il volo successivo. Nessun altro servizio. Nel giro di poco tempo i piazzali si sono riempiti e l’aeroporto ha cominciato a paralizzarsi.
La situazione in tempo reale sul sito dell'aerostazione.
Nuova riunione in corso oggi. L'agitazione prende avvio dalla decisione di Ata Handler di porre in mobilità un centinaio di dipendenti, una quarantina dei quali dovrebbe essere assorbita dal 1 dicembre da Gh Handler. Per trovare una soluzione al caso è in corso, al Marco Polo, una riunione tra gli handler Ata, Gh, i sindacati Cgil, Cisl e Ugle - non è presente Usb perché non ha sottoscritto il contratto nazionale - Save ed Enac.
Ore 14: su 74 partenze cancellati 11 decolli. Altri 11 voli sono stati dirottati sugli scali di Treviso, Verona e Bologna.
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Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 23:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA La protesta è iniziata alle 18 di ieri sera quando tutti i sindacalisti impegnati nella trattativa con due dei tre handler che operano al Marco Polo sono usciti annunciando che la situazione non si sbloccava. Quando anche i dipendenti del terzo handler si sono uniti a tutti gli altri, si è compresa la portata dell’azione e si è capito che, pur essendo dipendenti di società private, possono paralizzare l’intero scalo.
L’handler si occupa dei servizi a terra per compagnie aeree e passeggeri: gestisce dai tacchi (gli zoccoli che si mettono dietro alle ruote quando l’aereo parcheggia in una piazzola di sosta) ai check in, dai bagagli al trasporto dei passeggeri dall’aereo all’aerostazione e viceversa. In buona sostanza hanno in mano il cuore dell’aeroporto.
Pochi minuti dopo le 18 hanno incrociato le braccia limitandosi a posizionare i tacchi agli aerei appena atterrati e a trasportare con i bus i passeggeri fino all’aerostazione. Niente rifornimento di carburante, niente scarico bagagli e di conseguenza nemmeno il carico per il volo successivo. Nessun altro servizio. Nel giro di poco tempo i piazzali si sono riempiti e l’aeroporto ha cominciato a paralizzarsi.
La situazione in tempo reale sul sito dell'aerostazione.
Nuova riunione in corso oggi. L'agitazione prende avvio dalla decisione di Ata Handler di porre in mobilità un centinaio di dipendenti, una quarantina dei quali dovrebbe essere assorbita dal 1 dicembre da Gh Handler. Per trovare una soluzione al caso è in corso, al Marco Polo, una riunione tra gli handler Ata, Gh, i sindacati Cgil, Cisl e Ugle - non è presente Usb perché non ha sottoscritto il contratto nazionale - Save ed Enac.
Ore 14: su 74 partenze cancellati 11 decolli. Altri 11 voli sono stati dirottati sugli scali di Treviso, Verona e Bologna.
In termini di arrivi, su 70 atterraggi previsti cinque sono stati cancellati e sei dirottati sulle piste di Verona, Treviso e Bologna.
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