La Rai non si vede a Venezia, scatta la protesta: «Segnale assente, pronti a non pagare il canone»

Martedì 18 Luglio 2023 di Marta Gasparon
La Rai non si vede a Venezia, scatta la protesta: «Segnale assente, pronti a non pagare il canone»

VENEZIA - In alcune zone del centro storico, i canali Rai continuano a creare problemi agli utenti. In modo particolare a Sant’Elena, Castello, Giudecca e Lido le trasmissioni proposte dalla tv pubblica non si riescono a vedere quasi mai, se non in momenti sporadici.

Una situazione che si protrae ormai da marzo dell’anno scorso e che sta generando un certo nervosismo tra i cittadini, stanchi di segnalare un problema annoso, che non trova soluzione da troppo tempo. E secondo i residenti della Giudecca, che in questi giorni sono tornati a rivolgersi all’Adico per evidenziare il disservizio riscontrato, allo stato attuale il problema appare ancora più accentuato, in quanto fino ad un mese fa certe mattine – in quella zona – la Rai si riusciva a vedere. 

LA DENUNCIA

Al momento però il segnale risulta nuovamente assente in qualsiasi momento della giornata. Ma di segnalazioni, tramite chiamate o e-mail, ne sono arrivate anche da altre aree più o meno distanti da quelle citate: Mestre, Fossalta e Jesolo, a conferma di come la questione riguardi molti residenti. L’Adico ricorda come a Castello e a Sant’Elena, per alcune settimane, il cosiddetto ultimo switch-off (lo spegnimento dei vecchi canali tv a favore di quelli in alta definizione) sembrava avesse sistemato la situazione. Tuttavia l’illusione è durata poco e le trasmissioni Rai sono diventate per molti solo un lontano ricordo. Ed anche al Lido, come non si stancano di denunciare alcuni cittadini dell’isola veneziana, le cose non sono affatto migliorate. Cosa fare, quindi? Questo l’interrogativo posto in una nota dall’associazione a difesa dei consumatori con sede a Mestre, che sottolinea come l’oltre 80% di segnalazioni ricevute arrivino da persone anziane, che vorrebbero concedersi qualche ora davanti alla televisione senza intoppi e difficoltà. 

LA PROTESTA

«Adico – commenta il presidente dell’associazione mestrina, Carlo Garofolini – ha combattuto una battaglia mediatica e “legale” che è stata in grado di produrre una generica rassicurazione da parte dei responsabili Rai. Gli stessi che hanno confermato di conoscere la situazione e che la cosa si sarebbe risolta al più presto. Noi intanto abbiamo minacciato di invitare i soci a non pagare più il canone e loro hanno risposto che la spesa va sostenuta per il possesso del televisore e non per la Rai, che però usufruisce pienamente di quell’esborso. Di fatto, insomma, nulla è cambiato; nemmeno di fronte alle proteste degli albergatori di Jesolo, anche loro vittime del medesimo disservizio». A questo punto, se il problema non verrà risolto entro fine anno (limite massimo per il definitivo passaggio alla nuova tecnologia di ricezione dei canali), per l’associazione risulta lecito che le famiglie non paghino il canone, affidandosi all’unico escamotage possibile: chiedere l’esonero, perché di fatto non possessori di un apparecchio che trasmetta i canali tv. Una sana provocazione, per ora, «ma se la situazione non cambierà – continua il presidente – saremo costretti a trovare una soluzione che vada in questa direzione».  

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