Allarme contagi, Portogruaro chiude da domani due primarie e cinque materne

Mercoledì 10 Marzo 2021 di Teresa Infanti
TUTTI A CASA Il sindaco di Portogruaro ha chiuso sette plessi comunali, oltre alle scuole comprese nell’ordinanza regionale

LA SERRATA
PORTOGRUARO A Portogruaro chiudono altri sette plessi comunali su 18: due primarie e cinque scuole dell’infanzia. Dopo il vertice dell’altra sera tra i sindaci della Conferenza del Veneto orientale e il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss 4, Lorenzo Bulegato, sono scattate in riva al Lemene le prime misure locali per il contenimento del contagio da Covid-19. 
L’ORDINANZA
Il sindaco di Portogruaro, Florio Favero, a fronte dei dati diffusi dal Dipartimento di prevenzione e delle preoccupazioni espresse anche dalle dirigenti dei due istituti comprensivi del territorio, ha firmato l’ordinanza che prevede la chiusura, da domani, giovedì 11 marzo, di sette plessi, tre del Comprensivo Bertolini e quattro del Comprensivo Pascoli. Si tratta, per il primo Istituto, delle scuole dell’infanzia “Giovanni Rodari” di via Aldo Moro, della “Carlo Collodi” di via Mercalli, e la “Giovanni Lorenzin” di via V Novembre nella frazione di Lugugnana. Dell’Istituto Pascoli chiudono invece la scuola dell’infanzia “Il Ponte dei Bambini” e la primaria “Don Milani” entrambe di via Magellano, nel Borgo San Nicolò, la primaria “Cesare Battisti” di Summaga e la scuola dell’infanzia “Don Gildo De Marco” di via Fornace a Pradipozzo. La sospensione delle attività, che scatta ovviamente per tutte le sezioni e le classi, sarà in vigore fino al prossimo venerdì 19 marzo. L’amministrazione ha fatto coincidere la chiusura delle scuole di propria competenza con il provvedimento deciso a livello regionale, che impone in tutto il Veneto orientale, sempre da domani, la chiusura delle medie, dalla seconda in su, e delle superiori. 
REGIMI RIDOTTI
Questa prima ordinanza potrebbe non essere l’ultima, visto l’andamento generale dei contagi e considerato che ad oggi nel territorio ci sono 45 classi di ogni ordine e grado in quarantena, con la presenza di almeno un alunno positivo per classe, oltre ad alcuni operatori scolastici. Le scuole verranno chiuse sia perché già lavorano a regimi molto ridotti, con più della metà delle classi in quarantena, come all’infanzia “Rodari” sia perché in alcuni casi mancano proprio le insegnanti. Una situazione registrata alla primaria “Battisti” di Summaga, dove sei docenti su 15 si trovano già in quarantena ed è quindi difficile garantire la continuità didattica agli alunni. Il superamento del limite dei 250 contagi ogni centomila abitanti nel Veneto orientale ha alzato il livello di attenzione in tutti i Comuni del mandamento. A Concordia Sagittaria, il sindaco Claudio Odorico, ha fatto sapere di essere in attesa di eventuali comunicazioni dell’Ulss e di essere pronto nei prossimi giorni a firmare dei provvedimenti di chiusura di alcuni plessi, visto l’andamento della pandemia nel territorio. A Gruaro, dove non sono al momento previste ordinanze di chiusura di plessi, in una classe della primaria sono risultati positivi 10 scolari (di cui otto residenti nel Comune, ndr) su 17, a conferma che in questa fase della pandemia il numero delle positività anche nei gruppi scolastici si è ampliato. Restano in allerta il sindaco di San Stino di Livenza, Matteo Cappelletto, quello di San Michele al Taglimento, Pasqualino Codognotto, e il primo cittadino di Fossalta di Portogruaro, Natale Sidran, che già prima del provvedimento regionale aveva disposto la chiusura della scuola primaria Marzotto di Villanova, dove in una classe erano risultati positivi ben cinque bambini. Nel suo Comune sono positive 111 persone, pari all’1,88% della popolazione residente, con una differenza sulla media dell’Ulss pari all’1,25%. «Per le classi delle medie, elementari e materne ancora funzionanti – ha detto Sidran - le decisioni saranno tempestivamente comunicate alle famiglie dopo le valutazioni dei dirigenti scolastici di concerto con il Dipartimento di prevenzione. Sono consapevole che la chiusura di alcune classi e plessi scolastici comporta pesanti disagi alle famiglie oltre ai bambini e ai ragazzi che non possono frequentare in presenza. Sono altresì convinto che la diffusione del virus non sia imputabile alla scuola, luogo in cui si rispettano le regole sanitarie più che altrove. Proprio per questo raccomando a tutti il rispetto delle regole».
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Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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